Ombra di Tudor, occhio della società, e il mercato... Tutti i compiti di Modesto alla Juve

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Il percorso del neodirigente: ecco cosa gli viene chiesto nel mondo bianconero

Giovanni Albanese

Collaboratore

13 luglio - 09:59 - TORINO

C’è una chiave che può semplificare la spiegazione per cui François Modesto è diventato il candidato ideale per svolgere le mansioni di direttore tecnico alla Juventus. Il dirigente francese ha costruito la sua carriera all’ombra di un’altra figura più impattante: basti a pensare a come Adriano Galliani sia stato percepito come il motore principale del Monza in questi anni per comprendere - più nello specifico - in che termini si è sviluppata l’operatività di Modesto. Evidentemente è uno che si è fatto apprezzare nel tempo per come ha saputo garantire qualità al lavoro di squadra, magari senza emergere o metterci la firma: nella task force del Monza però, esattamente come negli altri club in cui ha operato, all’Olympiakos e nel Nottingham Forest, il suo lo ha fatto e anche bene, con efficacia e professionalità. 

OPERATIVITÀ

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Modesto alla Juve farà il direttore tecnico, ma è possibile che in attesa che arrivi un direttore sportivo possa fare qualcosa anche nelle attività extra campo. Certo, di tempo a disposizione ne avrà davvero poco: l’ex Monza lavorerà accanto a Igor Tudor e sarà il primo riferimento dirigenziale per tutti i giocatori, curando la prima linea del campo e il filo diretto fra il club e qualsiasi componente dell’area sportiva. Sarà lui a seguire i confronti operativi nella quotidianità, a confrontarsi con i medici e con i preparatori sulla gestione dei singoli per sviluppare la migliore performance possibile: riportando al direttore generale. Modesto non farà mercato e dovrebbe lasciare a un’altra figura, al direttore sportivo che verrà, il compito di seguire i processi relativi allo scouting. 

PERCORSO

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È stato un ex calciatore di buon livello: Modesto ha indossato anche la maglia del Cagliari a cavallo del 2000 e con il club sardo ha giocato sia in A che in B. Il meglio lo ha fatto però da dirigente, partendo da un incarico di collaboratore sul mercato all’Olympiakos e continuando successivamente al Nottingham Forest, dove fino a qualche giorno fa - da esterno, per conto del versante opposto - ha seguito la traccia (poi interrotta) che avrebbe portato Mbangula e Weah in Premier League. Al Monza ha lavorato bene, al punto che Roma e Milan lo avevano ipotizzato nella loro struttura dirigenziale. Dal raduno del 24 luglio sarà operativo alla Continassa: ombra di Tudor e occhi della società in allenamento e in ogni altra attività che si svilupperà quotidianamente nel corso della stagione.

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