Non solo Inzaghi: è tornato il grande mercato d'Arabia. Da Sancho a Son, tutti i campioni nel mirino

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L’Al Hilal disposto a regalare altre stelle a Inzaghi. L’Al Nassr raccoglie la sfida anche senza Ronaldo

Dal nostro inviato Filippo Maria Ricci

5 giugno - 09:40 - MONACO DI BAVIERA (GERMANIA)

La delusione, perché alla fine vince solo uno. E l’ambizione, perché agli arabi perdere piace quasi quanto l’idea di restare senza un soldo. Un mix che sta per far esplodere di nuovo il mercato in entrata della SPL, la Saudi Pro League. Dopo una prima estate bollente e una seconda decisamente tiepida, questa terza si presenta in linea col riscaldamento globale: i grandi club del campionato arabo sono pronti, di nuovo, a investire centinaia di milioni nel calcio. L’obiettivo non è più solo rendere attrattivo il campionato locale, ma imporsi anche in Asia, dove le squadre arabe in questi due anni hanno rimediato ceffoni tanto sorprendenti quanto inattesi e assai sgraditi. La scusa per far detonare una nuova estate di spese fuori controllo è il Mondiale per Club. La Spl proprio per i problemi incontrati nella Champions asiatica ha un solo club, l’Al Hilal. Che nel primo anno del nuovo corso ha dominato il campionato guidato da Jorge Jesus e trascinato da Mitrovic e Milinkovic-Savic e nel secondo è stato superato dall’Al Ittihad di Benzema. Il presidente dell’Al Hilal, il ricchissimo e gran calciofilo Fahad bin Saad bin Nafel, è in fibrillazione dalla primavera per cercare di allestire una squadra competitiva. Se l’ordine tassativo non può essere quello di vincere in America, sicuramente è proibito fare figuracce su un palcoscenico mondiale. E lo sceicco ha messo un bel circoletto rosso su Real Madrid-Al Hilal del 18 giugno a Miami, la partita d’esordio di Xabi Alonso e Simone Inzaghi. 

Osi verso il sì

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 Per presentare una squadra competitiva bin Nafel è partito dall’allenatore, che era venuto a trovare a Milano già a metà aprile, e in questi giorni è sbarcato a Parigi con 3 obiettivi: Osimhen, Bruno Fernandes e Theo Hernandez. Sul primo può andargli bene, perché alla fine si tratta di pagare i 75 milioni di euro della clausola al Napoli visto che il giocatore sembra assai interessato a un ingaggio da 45 milioni di euro a stagione per 3 anni. Il portoghese e il francese però dopo aver ascoltato hanno detto di no. Almeno per ora. E va ricordato che l’Al Hilal ha perso Neymar, o per meglio dire non l’ha mai avuto, visto che il brasiliano in Arabia ha giocato una manciata di partite prima di farsi male, tornare per una fugace apparizione ed essere poi tagliato senza pietà. Perché qui arriviamo a un punto dolente: le regole della Spl permettevano l’ingaggio di 8 stranieri, diventati poi 10 con l’introduzione di una postilla che permette di prendere due giovani Under 20. Per cui era normale che, dopo aver speso milioni di milioni nel 2023, non si potessero mandar via gli acquisti considerati fallimentari dopo appena 12 mesi. Dopo 24, però, sì. Perché bisogna far posto a nomi nuovi. 

gli obiettivi

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La lista della spesa, ancora in fase embrionale visto che l’unico acquisto definito è quello di Simone Inzaghi, guarda molto alla Premier. Jadon Sancho, col Chelsea che ha pagato una penale da 6,75 milioni di euro per non riscattarlo rimandandolo allo United, il coreano Son, da 10 anni al Tottenham, il colombiano del Liverpool Luis Diaz. In Serie A piacciono da tempo Barella e più recentemente Ederson. Per Luis Diaz l’Al Nassr, la squadra di Pioli, un altro che rischia il posto, ha pronta un’offerta per il Liverpool da 85 milioni di euro. 

cr7 out?

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Prima però all’Al Nassr devono risolvere il problema Ronaldo: il portoghese è in scadenza di contratto il 30 giugno e ha pubblicamente detto che se ne sarebbe andato. Vuole giocare il Mondiale per Club che però comincia il 14 giugno, deve trovare un accordo per liberarsi da chi lo paga 200 milioni all’anno e poi trovare una squadra che lo ospiti per qualche settimana. Per questo non è detto che CR7 lasci l’Al Nassr. E se non va via difficile che arrivi Luis Diaz. Un altro attaccante del Liverpool, Darwin Nuñez, è nel mirino del solito Al Hilal, come ripiego in caso di mancato arrivo di Osimhen. Insomma, tra Riad e Gedda non ne possono più di perdere e vogliono riprendere a spendere come pazzi.

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