Nkunku e quel palloncino sgonfio: Allegri lo aspetta, ma siamo già a dicembre...

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Il nazionale francese è ancora a secco in campionato e non riesce a imporsi nell'undici titolare soprattutto (ma non solo) per motivi di tenuta fisica

Marco Pasotto

Giornalista

28 novembre - 14:50 - MILANO

I più pessimisti già si immaginano uno scenario in stile Origi: milioni buttati nello scarico, rendimento impalpabile, condanna all’oblio. Ora, non esageriamo: ci sono diversi buoni motivi per cui il futuro di Nkunku in rossonero sarà differente da quello di Divock (per lui nelle prossime settimane si dovrebbe arrivare finalmente alla parola fine). Anche perché si parte da una base decisamente diversa. Il belga è a libro paga di RedBird con un contratto ricco, ma era arrivato a parametro zero. Il francese, oltre a guadagnare più di Origi (ovvero circa 5 netti a stagione), è stato pagato in estate 37 milioni più bonus. La spesa estiva più cospicua del Diavolo. Insomma, un acquisto vero che più vero non si può. Ecco perché più trascorre il tempo, più spicca la sua assenza nelle buone cose rossonere.

alter ego

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A Milanello, a parte rare eccezioni, si stanno tutti mettendo in mostra. La stagione prosegue a viaggiare lungo binari positivi, cosa che dovrebbe mettere in condizioni chiunque di trarne benefici: se la squadra gira e fa mediamente le cose per bene, di solito traina anche chi è un po’ più indietro. Non è il caso di Christo, che invece continua ad avere il fiato corto. In senso figurato ed evidentemente anche pratico. Il francese, anche se non è un centravanti di ruolo, era stato preso come alter ego di Gimenez, essendo comunque più abituato di Leao a calpestare le zolle centrali dell’attacco. Ma qui non si tratta di posizione, quanto di tenuta. “Non mi aspettavo di più, mi aspetto che in futuro si esprima al massimo per le sue potenzialità. Viene da un campionato diverso, aveva bisogno di allenarsi”, ha detto Allegri giovedì, a 48 ore dalla sfida con la Lazio. Insomma, non proprio parole che sprizzano entusiasmo. A saltare all’occhio è in particolare la parte relativa al “bisogno di allenarsi”. Sì, salta all’occhio perché fra poche ore sarà dicembre e l’allenatore si ritrova a parlare di un suo giocatore che dopo tre mesi non è ancora entrato in condizione.

calendario

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Alibi? Ce ne sono, ci mancherebbe. Nkunku è sbarcato a Milanello a fine agosto, a campionato già iniziato. E’ arrivato sul fil di sirena. Inoltre aveva partecipato al Mondiale per club col Chelsea, restando in ballo sino alla finale (vinta sul Psg) del 13 luglio, con il Milan che si era già radunato da giorni. L’altro alibi è un’estate comunque vissuta in modo molto travagliato col Chelsea, al netto del successo negli Usa. Christopher infatti non rientrava nel progetto di Maresca, è stato messo drasticamente sul mercato e si è ritrovato ad allenarsi a parte, senza poter disputare nemmeno le amichevoli. E’ soprattutto qui che affondano le radici del suo ritardo fisico. In pratica è arrivato un giocatore privo di preparazione estiva. E fin qui, ci siamo. Resta però un calendario che scorre e non porta miglioramenti evidenti alla sua capacità di incidere. Probabilmente – anzi, sicuramente – conta anche la componente psicologica. Christo, in cuor suo, è arrivato in rossonero immaginando un ruolo da protagonista e non da comprimario. Forse è anche questa sfumatura che spiega un atteggiamento poco feroce nelle ultime volte in cui Allegri ha provato a buttarlo dentro.

indizi

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I suoi numeri stagionali attualmente recitano 9 presenze, di cui solo 3 da titolare, per 325 minuti di campo. Gol: uno, in Coppa Italia al Lecce. E che gol: un’acrobazia che ha fatto spellare le mani a San Siro e illuso tutti sull’apporto che il francese avrebbe potuto dare. Il secondo indizio era arrivato anche da una rete in nazionale. Poi, però, gli indizi si sono dissolti e Christo è tornato dietro le quinte. E’ un problema di una certa rilevanza perché nell’ambito di una rosa corta come quella rossonera, le alternative dovrebbero essere affidabili e non dei punti di domanda. Sabato sera, con la Lazio, Nkunku si giocherà una maglia da titolare con Loftus-Cheek per affiancare Leao. Ma una cosa è certa: il palloncino rosso è sempre pronto per essere estratto dal calzettone.

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