Le auto e le moto storiche potranno
godere di una disciplina speciale in termini di assicurazione:
potranno cioè fare a meno dell'rc auto tradizionale ricorrendo
ad altri schemi assicurativi. Lo prevede il decreto legislativo
approvato in via preliminare ieri sera dal Consiglio dei
ministri.
La novità, spiega la relazione al provvedimento, "si è resa
necessaria, in quanto i veicoli d'epoca e di interesse storico e
collezionistico hanno un minore tasso di sinistrosità, essendo
spesso esposti in spazi museali. Ferma restando la necessità di
prevedere uno schema assicurativo che possa garantire un congruo
indennizzo ai soggetti lesi, in linea con l'indennizzo
riconosciuto con gli schemi assicurativi rc auto, come previsto
dal considerando 14 della Direttiva (Ue) 2021/2118, si è
ritenuto opportuno riconoscere la facoltà di usare altri schemi
assicurativi in cui venga in rilievo il cosiddetto rischio
statico". I veicoli storici sono in Italia quasi 310.000, di cui
219.456 auto e 90.443 moto.
Lo stesso decreto stabilisce anche che per alcuni mezzi di
trasporto, come ad esempio i motoscafi il cui utilizzo è spesso
stagionale, ci sia la facoltà di stipulare polizze di durata
inferiore all'intero anno.
Infine viene anche prevista, nel caso di un veicolo in stato
di rottame o privo di motore, una deroga all'obbligo
assicurativo. La deroga non scatta se il veicolo non possiede
elementi che possono essere facilmente reinseriti come ruote,
batteria, sterzo, e nemmeno se è temporaneamente fermo, con
motore guasto, in panne, o privo di benzina. In questi casi
resta l'obbligo assicurativo.
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