Adam Silver: "Vogliamo portare il nostro stile di basket e da aprile a oggi abbiamo avuto diverse conversazioni costruttive. Il torneo olimpico sarebbe un buon trampolino di lancio"
Simone Sandri
7 giugno - 09:45 - NEW YORK
Con la Nba che premia Oklahoma City, una città che ha fatto un upgrade incredibile negli ultimi 20 anni grazie anche e soprattutto all’impatto economico portato dai Thunder, costruendo un nuovo playground per il Boys and Girls Club di OKC, l’evento diventa un’occasione per una chiacchierata con il commissioner Adam Silver sulla tanto discussa potenziale creazione di una Lega Nba in Europa. Un progetto che ha avuto un’accelerata in primavera, marcata della conferenza stampa post meeting dei proprietari Nba di Silver e del segretario Generale della Fiba Andreas Zagklis. "Questo progetto lo considero una sorta di 'expansion' come si fa quando si parla di nuove franchigie Nba, vogliamo portare il nostro stile di basket in Europa. Stiamo facendo valutazioni da diversi mesi, di recente abbiamo anche discusso direttamente con l’Eurolega e naturalmente stiamo parlando con diversi club per cercare di creare una partnership. La nostra preferenza sarebbe quella di lavorare con una lega già esistente ma comunque sia pensiamo che in Europa ci sia una grande opportunità per una lega supportata dalla Nba in grado di soddisfare i tanti tifosi europei".
Quindi state anche considerando anche una partnership con l’Eurolega?
"Sì, da aprile a oggi abbiamo avuto diverse conversazioni costruttive con i vertici dell’Eurolega, vedremo quello che succederà".
Che tempistiche vi state dando per la partenza di questa Lega?
"Siamo agli inizio del processo, non è facile discutere di una timeline, diciamo che si potrebbe pensare a una partenza tra un paio di anni. Vogliamo muoverci con un passo veloce ma abbiamo naturalmente anche l’intenzione di consultarci e confrontarci con le varie leghe, le diverse squadre, i giocatori europei, i nostri partner sia a livello di marketing sia di media. Stiamo lavorando ma sappiamo che c'è ancora molto da fare. Partire dopo le Olimpiadi di Los Angeles del 2028? Potrebbe essere una buona idea, il torneo olimpico di basket attirerà l’attenzione globale e in effetti potrebbe essere un ottimo trampolino di lancio per la Lega europea".
L’Eurolega apre a Dubai, voi avete un rapporto privilegiato con Abu Dhabi, ci potrebbe essere spazio per una squadra del Golfo Persico nella vostra Lega europea?
"Negli ultimi anni abbiamo disputato partite di preseason Nba ad Abu Dhabi e sappiamo bene che che c'è grandissimo interesse per pallacanestro in Medio Oriente e in particolare nel Golfo Persico. Di sicuro discuteremo con potenziali investitori di questi Paesi che peraltro già sono presenti in diverse squadre di calcio europeo di primo livello. Pensiamo anche che nel tempo poi potrebbe anche esserci l’opportunità di espanderci fuori dall’Europa, in Medio Oriente".
A che punto sono le discussioni per quelle che potrebbero diventare nuove franchigie della Lega europea in città come Londra, Manchester, Monaco e Roma?
"Non abbiamo avuto ancora conversazioni dirette, ma diverse organizzazioni ci stanno contattando e si dicono interessate per la creazione di squadre per la Lega europea in questi mercati".