Da limare i dettagli con il Fenerbahce per l'esterno d'attacco che ha già salutato i compagni, sul difensore attesa la risposta viola alla proposta da 35 milioni
Antonio Giordano
3 febbraio - 00:46 - NAPOLI
Quando si dice last minute a volte si pensa last second, perché tutto può accadere sul suono della sirena e al mercato c’è anche chi lancia il contratto mentre le porte si stanno chiudendo o sono praticamente sbarrate. C’è a chi piace vivere con il cronometro attaccato alla gola e chi se la prende comoda, perché magari deve dare senso e adrenalina alla vita; e c’è un mercato che invece registra resistenze (anche) insospettabili: però, qualcosa, vada come vada, accadrà, e poi si vedrà.
Si capirà, oggi o mai più, se Allan Saint-Maximin sarà del Napoli per prendersi un po’ la corsia che è stata di Kvaratskhelia - Kvaratskhelia, eh - che ha lasciato settantacinque milioni, ma non ancora un erede: è stato difficile arrivare a lui, che gioca con il Fenerbahce, ma è di proprietà dell’Al’Ahli, e Giovanni Manna, prima che cominciasse Roma-Napoli, qualche ombra l’ha sparsa. "Abbiamo perso un grande giocatore, lo sappiamo. E gennaio è complicato, abbiamo fatto quello che potevamo ed era nelle nostre capacità. Saint Maximin non è un nostro giocatore, vedremo cosa succede". In sintesi: l’accordo con gli arabi è già stato sancito da una stretta di mano, Saint-Maximin ha pure salutato i suoi compagni, ma il Fenerbahce, che ha riconosciuto sei mesi di stipendio a un giocatore che adesso se ne andrà, ragiona con parametri personali e pretende un cadeau, più o meno sostanzioso, qualcosa che lenisca la sofferenza per aver dovuto pagare in precedenza un calciatore che improvvisamente non c’è più.
All’attacco
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Il Napoli non è in vena di fare regalini e questo rischia di costargli un organico ridimensionato, "depurato" del suo miglior giocatore, con i calciatori contati: come con Regini e Grassi, anche peggio... Però intanto si lavora, la diplomazia è scesa in campo, chiusa la gara dell’Olimpico è iniziato il balletto delle telefonate, amici e amici degli amici, i manager, i diesse, i presidenti, vai a capire chi si muove e come in queste ore frenetiche. Il Napoli vuole Saint-Maximin, con l’Al-Ahli ha stabilito il prezzo: quattro milioni di euro tutto compreso, prestito oneroso e stipendio al giocatore. Punto.
E poi...
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Ma non finisce qua, o forse è già finito, perché poi il destino di Pietro Comuzzo (19) lo deve decidere la Fiorentina, anzi il presidente Commisso, che può tranquillamente orientarsi verso un no "clamoroso", perché 35 milioni rappresentano una cifra ragguardevole, e scoprire che il suo braccio di ferro per arrivare a 40 non produrrà effetti. Aurelio De Laurentiis ha posto un limite che Manna ha voluto sottolineare: "Stiamo lavorando. Comuzzo è un ragazzo di grande prospettiva a cui siamo interessati ma non vogliano andare oltre i nostri parametri. Sappiamo che è complicato, ma cercheremo di fare del nostro meglio". Che sarebbero 5 milioni immediatamente, 25 a giugno, altri 5 con bonus che si possono raggiungere o anche no, ma che comunque stanno lì: è uno sforzo rivelante, un’offerta notevole, ma alla Fiorentina al momento non è stata ritenuta sufficiente per prendersi la responsabilità di cedere un giovane di grandi prospettiva, ma che ha 24 presenze nel proprio curriculum vitae. Il futuro sicuramente gli appartiene, e ci mancherebbe, ma il Napoli deve anche guardare al proprio, che in termini di bilancio significa evitare sacrifici che vadano oltre il buon senso, inquadrato a 35 milioni di euro, non un centesimo in più e neanche uno in meno. E intanto si annuncia una giornata che sarà molto lunga, si chiude a mezzanotte, poi, saranno rimpianti o sospironi di sollievo, chi può dire quel che c’è scritto nel destino del mercato? Come sempre tutto può accadere last minute. Pardon, in questo caso last second.