Altro che sliding doors. La storia professionale di Josè Mourinho non finisce di stupire e propone sempre nuovi e sorprendenti colpi di scena che in men che non si dica lo rimettono in sella. Da fine agosto l'oracolo di Setubal era a spasso, cacciato dal Fenerbahce dopo aver mancato l'accesso alla fase campionato della Champions League a causa della sconfitta col Benfica.
Il quarto esonero di fila dal 2018 in poi, dopo quelli con Manchester United, Tottenham e Roma, sembrava una pietra tombale almeno sulla nomea di 'Special One'- per vittorie e titoli, resta comunque un gigante -, ma a sorpresa è arrivata ora la chiamata, guarda un po', del Benfica, che alla prima sberla presa in Champions ha mandato via a stretto giro il tecnico Bruno Lage e ha deciso di chiedere aiuto proprio a lui.
Secondo 'A Bola', il principale quotidiano sportivo portoghese, le trattative tra il Benfica, condotte direttamente dal presidente Rui Costa, e Mourinho sarebbero vicinissime alla chiusura, mentre già si sarebbe definita la durata del contratto, fino alla fine della stagione 2026/27. Resta in ballo l'aspetto finanziario, soprattutto perché le trattative sullo stipendio del tecnico e dello staff influenzeranno l'accordo di risoluzione raggiunto col Fenerbahce, che aveva promesso di versare al portoghese nove milioni netti per l'anno di contratto saltato, ovviamente in mancanza di un incarico con un'altra squadra.
E la squadra - "una strana coincidenza", ha commentato il presidente del club turco -, sarebbe proprio quella dove tutto ha avuto inizio, nel 2000, quando Mourinho si sedette sulla sua prima panchina da capo allenatore, per dimettersi dopo soli due mesi e mezzo. Nel 2002 si accasò al Porto, primo rivale del club di Lisbona, con cui vinse subito due titoli nazionali e la Champions League nel 2004.
Un trionfo che gli aprì le porte della Premier League, al Chelsea, e ad una carriera di straordinario successo proseguita con l'Inter e il Real Madrid prima di tornare ai Blues, ultima squadra con cui, nel 2016, si separò di comune accordo per passare allo United. Lì cominciò a collezionare esoneri ma senza perdere nulla del suo appeal e della vis polemica. come si è potuto constatare anche a Trigoria. Al Benfica, messo alla porta Lage, si è pensato subito a lui, orgoglio del calcio portoghese moderno insieme con Cristiano Ronaldo, e oltretutto libero.
L'ambiente non è tranquillo, anche perchè ci sono le elezioni sociali in vista e uno dei candidati per mettere in difficoltà Rui Costa - che ha promesso di trovare un coach entro sabato prossimo - ha messo sul tavolo nientemeno che il nome di Juergen Klopp. "Non so se arriverà Mourinho - ha detto intanto Lage svuotando il suo armadietto -. Lui conosce molto bene il Benfica, che di recente ha affrontato tre volte. Aveva detto che dovevo essere un uomo felice per tutte le opzioni che avevo nella rosa. Sarà sicuramente un uomo ancora più felice di me", ha aggiunto.
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