Mota scatenato, con una doppietta trascina il Monza alla prima vittoria. Verona, pesante ko

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L'attaccante prima la sblocca con un gran destro al volo e poi la chiude su sponda di Djuric. Sigillo di Bianco. Veneti irriconoscibili

Luca Taidelli

Giornalista

21 ottobre 2024 (modifica alle 23:00) - MILANO

Ecco la prima vittoria del Monza, che era l'unica squadra senza successi prima di arrivare a Verona e dare una lezione di calcio a un Hellas irriconoscibile. Decisivo Dany Mota con una gran doppietta prima della ciliegina di Bianco, ma tutta la squadra di Nesta merita applausi per l'applicazione. Certo, Suslov e compagni hanno dato loro una mano attaccando male e difendendo ancora peggio.

la partita

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Il Monza parte subito bene e la sblocca dopo 8' con un gran destro al volo di Dany Mota sul cambio di gioco di Caprari. Prodezza balistica anche per come la palla passa prima tra le gambe di Bradaric e poi beffa Montipò finendo nell'angolino opposto. L'Hellas prova a reagire, ma lo fa senza la dovuta lucidità, anche perché la scelta di Nesta di puntare sulla qualità, con Pessina in mediana, paga per il sacrificio dei suoi, con i trequartisti bravi a portare il primo pressing e Bondo inesauribile ad asfissiare Belahyane da cui dovrebbero nascere le idee dei veneti. Suslov e Lazovic faticano ad azionarsi sugli esterni, mentre Tengstedt sotto punta fatica ad accendersi e Mosquera non riceve palloni giocabili. La pressione dei padroni di casa è generosa ma confusa, mentre a inizio ripresa prima Djuric spreca il 2-0 con la specialità della casa, il colpo di testa, poi Pessina in contropiede calcia su Magnani e Kyriakopoulos scheggia la traversa col mancino. E anche quando lo stesso Pessina perde un pallone sanguinoso, Tengstedt e Serdar (appena entrato con Kastanos e Sarr per gli spenti Duda, Suslov e Mosquera) sprecano un tre contro due. Nesta toglie un Caprari sfinito per inserire Bianco e alzare Pessina. Kastanos e Ghilardi bussano ma Turati non apre la porta. Anzi, rinvia per Djuric sulla cui sponda Mota prende il tempo a Bradaric e al 74' fredda Montipò da pochi metri. Appena entrato, Faraoni completa la frittata facendosi anticipare dallo stesso Bianco che piazza il tris della festa. 

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