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Il dolore del campione: "Era la mia più grande fan, la più grande sostenitrice, senza di lei nessuno dei miei successi personali sarebbe stato possibile”.
Giornalista
4 febbraio - 23:16 - MILANO
La roccia su cui Tiger Woods ha costruito la sua vita e la sua carriera. È impossibile sottovalutare l’importanza di mamma Kultida, scomparsa martedì mattina all’età di 78 anni, nella costruzione del campione di golf più grande di sempre. Di origini thailandesi, aveva sposato Earl Woods nel 1969. Tiger sarebbe nato sei anni dopo, il 30 dicembre 1975. “Mia madre era una forza della natura tutta sua, il suo spirito era semplicemente innegabile”, ha detto Woods. "Era la mia più grande fan, la più grande sostenitrice, senza di lei nessuno dei miei successi personali sarebbe stato possibile”.
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Tiger aveva spesso ricordato in passato il ruolo avuto dalla sua famiglia. E mamma Kultida ha sempre avuto un posto particolare nel suo cuore: “Era lei che mi accompagnava ai tornei giovanili, lei che faceva sacrifici per permettermi di giocare. I miei genitori fecero addirittura due mutui per pare le spese del golf. Era amata da tanti, ma soprattutto dai suoi due nipoti, Sam e Charlie". Kultida era sempre a bordo green per accompagnare Tiger nei suoi successi, con la sua ampia visiera sulla fronte a proteggerla dal sole. La famiglia stava in California, ma lei si era traferita in Florida per stare più vicina al figlio che abitava a Jupiter. Il papà di Tiger, Earl, è morto nel 2006. A ricordare la mamma di Tiger è intervenuto addirittura il presidente Donald Trump che l’ha definita “un'influenza straordinaria” per Woods.
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