Nel giorno della semifinale con l'Australia, a San Siro va in scena una sfida che tocca i cuori degli azzurri. Dal tifo rossonero di Sinner al prozio di Vavassori ex portiere bianconero: come si schierano gli uomini di Volandri
Gabriele Ragnini
23 novembre - 07:56 - MILANO
Con buona probabilità saranno costretti a guardare il risultato negli spogliatoi, a partita forse già finita. Magari dopo aver festeggiato, come ci si augura in Italia. Oltre alla seconda finale consecutiva dell'Italtennis in Coppa Davis che passa dall'Australia, per gli azzurri presenti a Malaga c'è in ballo una sfida a strisce: a circa 2.000 chilometri di distanza, a San Siro si giocherà Milan-Juve. Un match che coinvolge gli animi pallonari di Sinner&co., eccezion fatta per Berrettini. Alle bande bianche, nere e rosse, The Hammer ha sempre preferito il viola della sua Fiorentina.
per chi tifa l'Italtennis?
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In questo periodo nella vita di Volandri si vede solo l'azzurro. Ma il suo cuore da tifoso è stato sempre rossonero, tanto da affidarsi a Milan Lab per un intervento al ginocchio nel 2010, quando ancora giocava. Anche per Sinner non sono mancate visite a quella sponda di Milano, come accaduto proprio dopo la vittoria dell'ultima Davis. Questa volta, invece, sarà San Siro a chiamare Jannik: "L'ho visto giocare, mi piacerebbe che i ragazzi avessero molte sue qualità", ha detto Fonseca alla vigilia del match con la Juve. "La sua capacità di concentrazione è impressionante". I due si sono anche incontrati durante le Atp Finals, in quella Torino che invece ha dato i natali a Vavassori, cresciuto nel mito calcistico del prozio Giuseppe. "È stato portiere della Juve dal 1955 al 1961", ha raccontato una volta, rivelando la sua fede: "Devo aver preso da lui, era il fratello di nonno Arduino. Un peccato non averlo conosciuto...". Se Volandri dovesse optare per il turnover nel doppio, la coppia sarebbe del tutto bianconera: anche Bolelli fa il tifo per gli uomini di Thiago Motta, nonostante a differenza del compare Wave sia nato a Bologna. Sarebbe così un pareggio per 2-2 tra i protagonisti dell'Italtennis, ma a fare da match-winner per la Juve è Musetti. Merito della sua città, e non per la Carrarese (che ha sempre seguito con simpatia), ma perché è stata la terra del suo idolo Buffon.
le chiavi di firenze a berrettini
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Eppure a Malaga c'è comunque qualcuno che nei weekend di Serie A guarda alla Toscana. A sorpresa, si tratta di Berrettini: romano doc che non ha mai perso l'accento della Capitale, invece di scegliere tra la Lazio e i giallorossi ha deciso di guardare un po' più su nella cartina del calcio italiano, seguendo la passione di famiglia per la Fiorentina. "Mio nonno era di qui e mio padre è cresciuto con il viola nel cuore", raccontò orgoglioso due anni fa sul campo dello stadio Franchi, dove il sindaco Nardella gli consegnò le chiavi della città. "Quando iniziai a tifare eravamo in Serie C, non è stato facile". Non lo saranno neanche le scelte di Volandri, che in queste ore si cruccia sulla formazione da schierare in Davis contro l'Australia. Chissà che non opti per la più sbrigativa possibile, per vincere senza patemi e magari per finire entro le 18. In tempo per il fischio d'inizio.