In palio c'è la semifinale di Coppa Italia: l'olandese ha ripreso a correre e segnare, il giallorosso vuole zittire ancora il Meazza
Giornalista
5 febbraio - 10:42 - MILANO
Non indossano il numero 10, ma quando si parla di qualità in Milan-Roma, non puoi non pensare a loro. Tijjani Reijnders da una parte, Paulo Dybala dall’altra. Il 29 dicembre colpirono entrambi. Vantaggio rossonero con una bella stoccata dell’olandese, pareggio giallorosso firmato al volo di destro dalla Joya. Gol d’autore a San Siro per l’1-1 finale che costò la panchina a Fonseca. Stavolta il pari non è contemplato, perché stasera in ballo c’è la semifinale di Coppa Italia: a costo di andare ai calci di rigore, una delle due squadre alla fine sorriderà, l’altra no. Tiji ci arriva dopo la rete all’Inter nel derby, che ha fatto salire il conto stagionale a quota 11: stracciato il suo record personale di segnature in una singola annata. L’argentino è stato, invece, preservato proprio per l’appuntamento di oggi nell’ultima di campionato contro il Napoli all’Olimpico, entrando solamente nel finale per partecipare all’assalto alla ricerca del pareggio, poi raggiunto dalla perla di Angeliño.
accelerazione
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A dirla tutta, Reijnders si era sbloccato nell’era Conceiçao già la settimana precedente contro il Parma, smentendo chi credeva avesse perso il tocco magico dopo il cambio in panchina. Più verosimilmente, Tiji stava solo riprendendo fiato. D’altronde è il calciatore rossonero di movimento con più minuti nelle gambe (2.642’ in campo) e oggi giocherà la sua ventiduesima gara consecutiva dal 1’, dopo che il rosso rimediato contro l’Udinese l’aveva costretto a saltare il big match contro il Napoli in campionato a fine ottobre. Da lì, non si è mai riposato tra Serie A, Champions, Coppa Italia e Supercoppa in Arabia. L’impressione, però, è che la leggera flessione di inizio 2025 sia già alle spalle. Contro Parma e Inter, si è rivisto il Reijnders in versione autunnale non solo per i gol: sempre nel vivo del gioco e spietato negli ultimi 30 metri. Insomma, l’olandese ha ripreso ad accelerare. E per la sfida contro la Roma, poi, ritrova il compagno di battaglia là in mezzo, quel Fofana con cui ha legato da subito in campo e fuori, andando a formare una delle coppie di centrocampisti migliori della Serie A.
leader tecnico
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Se il francese ha personalità e letture difensive, Reijnders sta sempre più assurgendo a leader tecnico della squadra, insieme a Pulisic e, con meno costanza, Leao e Theo Hernandez. Se ne sono ovviamente accorti pure in società, con il Milan che si è mosso con celerità per blindare il suo gioiello. C’è, infatti, già una base di accordo per il prolungamento del contratto fino al 2029 con opzione al 2030 a circa il doppio dello stipendio. Sarà formalizzato con ogni probabilità al termine della stagione, ma i rossoneri ritengono di essersi già tutelati dall’assalto delle big d’Europa.
stella giallorossa
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Ma quella di stasera sarà inevitabilmente anche la partita di Dybala. Perché quella che parlano lui e Reijnders è in fondo la stessa lingua, quella dei giocatori di classe. Quando l’argentino passa da San Siro non è mai una gara banale. E in campo il trequartista della Roma lascia sempre tracce palpabili, soprattutto ora che Claudio Ranieri lo ha riportato a un tono atletico all’altezza delle tante competizioni in programma, che gli ha consentito di giocare col tecnico in panchina undici partite da titolare su 15 a disposizione: mai accaduto a Roma. Dopo il rinnovo fino al 2026, la Joya è più che mai il leader dei giallorossi e l’ago della bilancia nei sedici metri con i suoi slalom, gli scatti improvvisi palla al piede e quel mancino fatato.
un'altra joya?
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E a Milano Dybala vuole ripetersi. È quasi un’ossessione, la sua. Ha messo a segno l’ultima perla in campionato poco più di un mese fa contro i rossoneri a San Siro, rispondendo proprio a Reijnders, ed è stato decisivo lo scorso anno contro il Milan in Europa League. Lo stesso Milan è la squadra che ha affrontato di più in carriera (26 volte) con 15 vittorie 6 pareggi e 5 sconfitte (10 gol e 6 assist nelle sfide contro i rossoneri). E stasera, svariando su tutto il fronte d’attacco, cercherà nei fedelissimi alleati Dovbyk, ma pure negli esterni Saelemaekers e Angeliño, una sponda per affondare il colpo e riassaporare la gioia del gol. In uno stadio che dà sempre ribalta internazionale, Dybala punta a riprendersi la scena anche nella prospettiva di un ritorno in nazionale, l’altro fronte aperto dell’attaccante. Il c.t. Scaloni segue da vicino l’evolversi della stagione di Paulo e potrebbe già richiamarlo per le qualificazioni al Mondiale di marzo contro Uruguay e Brasile insieme all’amico Paredes. No, quella di stasera non può essere una sfida come tutte le altre.