Stessa qualità e una carriera simile: a Udine possono partire insieme per il ko di Leao e la poca incisività di Gimenez
Dalla Germania a Londra e poi a Milano cercando una definitiva consacrazione: stesso ruolo, stessa qualità tecnica e - sembrerebbe - lo stesso destino. Christian Pulisic era un talento in cerca di continuità quando il Milan lo comprò dal Chelsea nell’estate 2023: era stato in Bundesliga con il Dortmund e poi in Premier senza trovare stabilità e senza riuscire ad affermarsi tra le stelle del calcio europeo. Dortmund e Chelsea avevano trattato a suon di milioni: 64 quelli versati dai blu di Londra ai tedeschi. Meno di un terzo di quanto speso dai rossoneri: venti milioni più bonus. Una scommessa vinta: Christian segna con il Milan ogni 219 minuti, in pratica su una partita ogni tre c’è la sua firma. L’impatto rossonero di Christopher Nkunku è stato allo stesso modo dirompente: cinquantadue secondi per conquistarsi il rigore più contestato di questo inizio stagione di Serie A. Nkunku è al quarto campionato nazionale: dopo il Psg è stato anche lui in Germania, capocannoniere a Lipsia, prima di passare al Chelsea. Identiche anche le cifre: 65 milioni ai tedeschi. Simile il percorso: l’affermazione in Premier è compromessa da qualche guaio fisico di troppo. Ecco allora il Milan per poco più della metà della spesa: 37 milioni più bonus. Anche lui, come Pulisic, cerca in rossonero un posto fisso e di successo. Udine può segnare un nuovo inizio, con Nkunku-Pulisic coppia d’attacco fantasia. Un americano di origini croate e un francese con discendenza congolese: il Milan che cercava il centravanti di stazza, potrebbe riorganizzarsi con due piccoletti di qualità. In comune hanno anche i centimetri: l’altezza di entrambi segna 177.
Insieme
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L’idea c’è ma andrà messa in pratica già durante gli allenamenti della settimana. I presupposti ci sono: Leao è infortunato, Gimenez reduce da una prova generosa ma troppo poco incisiva contro il Bologna. In meno di un minuto Nkunku è stato invece determinante: conquistato il rigore della discordia e autorizzato all’eventuale battuta dai rigoristi scelti e cioè lo stesso Pulisic e Rabiot. In quei cinque minuti finali i due ex Chelsea si sono ritrovati per la prima volta compagni in rossonero. Alla prossima uscita potrebbero esserlo dall’inizio. La strategia offensiva cambierebbe: meno riferimenti agli avversari, continui scambi di posizione, fitto dialogo tra attaccanti. In futuro, con il ritorno di Rafa, potrebbe esserci spazio per tutti: il Milan verrebbe ripensato con il 3-4-1-2 o 3-4-2-1, numeri a parte un sistema che permetta a Rafa di essere il principale riferimento e a Nkunku e Pulisic di esercitare la loro fantasia sulla trequarti o anche più avanti.
Inseguimento
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Christopher è un anno più grande di Christian (28 a 27) ma in carriera lo “insegue”: Pulisic arriva in Germania nel 2015, Nkunku nel 2019. Pulisic è a Londra nel 2019 e lascia la city nel 2023, quando arriva Nkunku. Capitan America è alla terza stagione in rossonero: quindici gol nella sua prima annata, diciassette in quella successiva. A quota due in questo nuovo inizio. Nkunku è arrivato a Milano solo due giorni prima della fine del mercato estivo, il 30 agosto: quello di Udine potrebbe essere il suo debutto nell’undici iniziale. In Premier ha giocato l’ultima da titolare il sei aprile scorso, ma è stato in campo 90’ con il Chelsea anche l’otto luglio nella semifinale del Mondiale per club contro il Fluminense. A Milanello si è allenato con determinazione e intensità (anche nei giorni di riposo dei compagni) e potrebbe non reggere una partita intera ma mettersi subito a disposizione sì, e poi chissà. Sembra che per incidere gli basti giusto un minuto.