L'argentino racconta il suo rapporto con il portoghese: "Non siamo amici, ma c’è rispetto e ammirazione". Nessun legame fuori dal campo, solo sfide tra giganti

Lionel Messi ha finalmente aperto il sipario sul suo rapporto con Cristiano Ronaldo, rivelando in un’intervista a DSports che i due leggendari campioni non sono amici, ma si rispettano profondamente. "Ci siamo sempre rispettati. Ho grande rispetto e ammirazione per Cristiano Ronaldo e per la carriera che ha avuto e continua ad avere, perché sta ancora competendo al massimo livello", ha dichiarato Messi.
"La nostra rivalità è sempre stata sul campo. Ognuno di noi voleva il meglio per la propria squadra. Ma, come sempre, tutto è rimasto lì, in campo. Fuori, siamo due persone normali. Non siamo amici, ovviamente, perché non passiamo tempo insieme, ma c’è sempre stato molto rispetto tra di noi" dice l'argentino.
Messi e Ronaldo: Rivali eterni, ma mai nemici
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Messi e Ronaldo hanno scritto una delle rivalità più iconiche della storia del calcio, divisi per anni tra Barcellona e Real Madrid nel classico spagnolo. Un duello che ha infiammato i cuori dei tifosi e diviso il mondo tra "Team Messi" e "Team Ronaldo". Eppure, dietro ai numeri e ai trofei, i due si sono sempre riconosciuti il giusto valore, senza mai scadere nell’ostilità personale.
Oggi, i due continuano la loro carriera ai lati opposti del mondo: Messi è il volto dell’Inter Miami in MLS, mentre Ronaldo guida l’Al-Nassr nella Saudi Pro League. Nonostante i sogni dei tifosi di rivederli insieme, magari nella stessa squadra o almeno nello stesso torneo, l’occasione non si è ancora presentata. Persino al FIFA Club World Cup, dove Messi con il suo Inter Miami sta incantando, CR7 ha declinato eventuali offerte per unirsi a squadre partecipanti.
Insieme i due hanno vinto 13 Palloni d’Oro, battuto record su record e riscritto la storia di questo sport. Oggi, Ronaldo, a 40 anni, punta ai 1000 gol in carriera, mentre Messi, che compirà 38 anni martedì, è ancora l’uomo simbolo della Selección argentina e del calcio mondiale. Un’amicizia forse mai nata, ma un rispetto profondo tra due fuoriclasse unici, che hanno alzato l’asticella del calcio moderno come nessun altro prima.