"L'ultima volta che ci siamo sentiti
mi aveva chiamato dalla Calabria. Era di fronte all'isola di
Dino, un'isola che ha il mio nome, e mi aveva pensato. Questa
mattina la notizia della morte di Mabel Bocchi è stata un pugno
nello stomaco, ne avevo una grande stima come persona". Dino
Meneghin, leggenda del basket azzurro, ricorda commosso Mabel
Bocchi parlando al telefono con l'ANSA. "Era un'icona, ha
portato la pallacanestro femminile italiana ai vertici, sia con
la Nazionale che con il suo club. E sul parquet - dice Meneghin
- era un esempio: per la sua tecnica, per la personalità, per la
correttezza e per il modo che aveva di stare in campo. Ed è
stata l'unica a diventare un personaggio famoso anche fuori dal
basket femminile, è arrivata a condurre la Domenica Sportiva".
"C'è stato un periodo in cui Mabel dipingeva, era eclettica,
entusiasta della vita - racconta l'ex campione -. Abbiamo avuto
modo di vederci di più quando ci siamo ritirati entrambi,
facevamo molte cene a casa sua. Era una persona con cui era
divertente stare".
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19 ore fa
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