Max Pezzali, a Imola 85mila per il Gran Premio del Pop: "Un sogno che si avvera"

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Un concerto-evento all'Autodromo trasformato in una gara, con la telecronaca di Guido Meda e l'ospitata a sorpresa di Riccardo Zanotti

Non chiamatelo effetto nostalgia. Quello andato in scena all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari è stato un vero e proprio Gran Premio della musica pop, una consacrazione definitiva che elegge Max Pezzali a colonna sonora di un'intera nazione. Un rito collettivo che, dopo tre anni di live ininterrotti e 1,3 milioni di biglietti venduti, dimostra come la sua musica non sia un revival, ma un classico intramontabile. La prova? Le 85.000 persone che hanno inondato il circuito per 'Max Forever - Grand Prix', l'unica data estiva del 2025. Lo spettacolo è una messa in scena perfetta, una narrazione che trasforma il palco in un paddock. A Imola, Max ha costruito una gara adrenalinica tra i personaggi delle sue canzoni, con intermezzi animati e la telecronaca esclusiva di Guido Meda a scandire i momenti salienti. Una scelta non casuale, come spiega lo stesso Pezzali in un incontro con la stampa prima dello show: "Per me è un sogno che si avvera. Con la mia passione per la musica e per i motori, essere qui è speciale. Imola è un luogo mitico, una pista che ha ospitato eventi open air straordinari. Respiro l'aria di un luogo epico, dove ci sono state battaglie incredibili e, purtroppo, anche tragedie che la mia generazione ricorda bene".

A semafori spenti, l'ingresso è un rombo: ‘Con un deca’ accende la corsa e il pubblico. La scaletta è una liturgia, ma con sorprese che mandano in visibilio i fan più devoti. Dopo trent'anni, riemerge ‘Cumuli’, perla richiesta a gran voce e recentemente riscoperta grazie alla serie ‘Questo mondo non mi renderà cattivo’ di Zerocalcare, da sempre grande fan del cantautore. Subito dopo, l'inno ‘Hanno ucciso l'uomo ragno’ fa tremare il prato, prima di uno dei momenti più suggestivi: 85.000 luci si accendono per ‘Una canzone d’amore’, nel trentennale dell’album ‘La donna, il sogno & il grande incubo’, da cui sono tratti anche altri grandi successi cantati a squarciagola a Imola come ‘Senza averti qui’, ‘Ti sento vivere’.

La gara prosegue tra sorpassi dance (‘Sei un mito’, ‘Nella notte’, ‘La Regina del Celebrità’) e un pit-stop acustico, intimo e raccolto. Ma la corsa ha anche un antagonista: Xam, il nemico di Max, che introduce l'unico ospite della serata. Sul palco sale Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari, per cantare insieme ‘Bottiglie vuote’ hit condivisa che unisce due generazioni di narratori del pop italiano. "Avere qui Riccardo Zanotti per cantare insieme 'Bottiglie Vuote' è un modo per suggellare un'amicizia e una vicinanza artistica che ci ha portato fortuna", commenta Max. "Riccardo non è solo un collega, è un amico con cui mi scambio meme da nerd", racconta. E a chi si aspettava un'incursione di Mauro Repetto, Pezzali spiega: "Certe cose sono belle quando le fai una tantum. Se poi diventa una festa comandata allora non è più una festa", scherza.

Il climax emotivo dello show arriva con ‘Gli anni’, durante la quale scorrono i volti dei piloti che hanno fatto la storia di questo circuito, culminando in un omaggio a Lucio Dalla sulle note della sua ‘Ayrton’, il brano dedicato a Senna che perse la vita proprio a Imola nel 1994. "La morte di Senna qui a Imola è stata una linea di demarcazione per la mia generazione", ricorda l'artista. A suggellare il tutto, una citazione di Enzo Ferrari: "Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere". Il finale è tutto per il pubblico. Prima con la liturgia romantica della kiss-cam sulle note di ‘Come mai’, poi con l'onda di piena di ‘Nessun rimpianto’. Qui, alzare le braccia al cielo non è un gesto, ma un riflesso incondizionato: il richiamo a cui un'intera generazione risponde ‘presente’.

Dopo la grande festa di 'Nord Sud Ovest Est' e 'Tieni il Tempo' , il traguardo. Guido Meda proclama il vincitore a sorpresa: è Volta, il personaggio di 'Con un deca', che torna per un bis trionfale. Con un tour negli stadi per il 2026 che continua ad aggiungere date, Max Pezzali non sta rivivendo i suoi anni d'oro. Li sta ancora scrivendo. E il segreto, forse, sta nella sua semplicità: "Vedere che i numeri continuano a crescere, con 240.000 biglietti già venduti per il tour del 2026, mi fa capire una cosa molto semplice: chi è venuto agli spettacoli precedenti si è divertito e vuole tornare. Questo mi esalta e mi rincuora", dice Max. "Credo che certe canzoni siano diventate un patrimonio di tutti, perché l'idea di adolescenza che raccontano è universale. Chiunque può cogliere la malinconia del tempo che passa".

La creatività di Max non si ferma. "Scrivo sempre nuove canzoni - conferma - ma il mercato è cambiato e bisogna capire come armonizzare le nuove uscite con i tempi che corrono". E sulla notizia musicale del momento, la reunion degli Oasis, non nasconde il suo entusiasmo da fan: "Era il grande sogno di tutti. Per me, sono l'ultima, unica, vera rock'n'roll band, con un livello di songwriting incredibile. Essere Noel Gallagher e svegliarsi sapendo di aver scritto 'Wonderwall' dev'essere pazzesco. Era inevitabile che succedesse". Ma la giornata di Imola ha avuto un doppio valore simbolico per Pezzali: mentre qui un'intera arena celebrava il suo canzoniere, a Pavia, sua città natale, ripartivano le riprese di ‘Nord Sud Ovest Est - La leggendaria storia degli 883’, la seconda stagione del progetto Sky che ne racconta gli esordi. “Un mio cameo nella seconda stagione? Non ho ancora letto nulla della sceneggiatura, ma se ci fosse l'occasione, perché no? Farei qualsiasi cosa, anche il parcheggiatore”, conclude scherzando il cantautore di Pavia. di Loredana Errico

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