Mattarella: 'Dal Mediio Oriente all'Ucraina basta stragi di civili'

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 "Questo ritorno qui è prezioso, in questo momento storico della vita internazionale, in cui, in pieno contrasto con i desideri, le aspirazioni, le attese dell'umanità in ogni continente, in ogni parte del mondo, di ogni nazionalità, riemergono ombre che si pensava non dovessero più aver spazio e presenza. Di chi ritiene di reintrodurre le guerre di annessione territoriale, che pensiamo appartenessero a momenti oscuri nei secoli passati; o di chi pensa di ripristinare il dominio del più forte su coloro che sono più deboli; o di poter bombardare civili nelle loro abitazioni, in cui assistiamo al massacro di giovani intenti a festeggiare, ascoltando musica". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando a Rovereto.

 "In questa condizione, non ci si limita più neppure al pur triste compito di colpire soldati contrapposti. Ma si spara e si uccide su luoghi di preghiera, su luoghi in cui si distribuisce acqua a chi ha sete, o pane a chi ha fame. Si colpiscono soccorritori che prestano aiuto ai feriti. Tutto questo crea non soltanto un contrasto radicale con le attese dell'umanità, ma rischia anche di introdurre una spirale di risentimenti, di odio, di contrapposizioni che genera, a sua volta, costantemente, altre violenze", conclude. 
   

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