La Lega di nuovo all'attacco su banche e affitti, in vista del vertice di maggioranza di martedì previsto per sciogliere alcuni nodi della manovra. "Ogni lamentela in più dalle banche, è un miliardo in più che gli chiediamo. Perché una parte di questi utili sono garantiti dallo Stato quindi dai cittadini", ha detto il ministro dei trasporti e segretario del partito Matteo Salvini, rispondendo alle polemiche di Antonio Patuelli, presidente dell'Associazione bancaria italiana, sul contributo messo in finanziaria. Patuelli ieri aveva rivendicato il fatto che gli istituti "avevano pagato da soli la crisi".
"È un modo - ha detto Salvini - di fare impresa per cui se guadagno i soldi sono miei, se perdo ce li mette lo Stato e quindi i cittadini. Fare impresa così non è normale".
"Dalle banche, che fanno guadagni da decine di miliardi arriverà un contributo in più, penso che il contributo possa crescere ancora, sono soldi che possiamo investire. Le mie priorità sono forze dell'ordine, medici e infermieri. Sicurezza e diritto alla salute" ha sottolineato il vicepremier e leader della Lega ribadendo che "se il Governo ti chiede un contributo ad esempio per assumere forze dell'ordine o medici e infermieri, o per rottamare le cartelle dell'Agenzia delle entrate, dovresti solo essere felice di contribuire alla crescita del Paese".
Poi il vicepremier è intervenuto sull'altra questione che tiene banco, quella degli affitti. "Sono contro l'aumento delle tasse in generale sulla casa, soprattutto se uno ha uno o due appartamenti" ha risposto, a margine di un evento elettorale a Napoli, a chi gli chiedeva dell'aumento delle tasse per i possessori di B&b. "Se uno ha 50 case - ha aggiunto - può pagare qualcosa in più. Ma molti italiani affittano il loro bilocale o il bilocale che hanno ereditato da genitori e nonni per integrare la loro pensione o il loro stipendio, quindi tassare chi ha una o due proprietà non è una cosa utile né intelligente".
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