Depositato in commissione Bilancio al Senato il nuovo emendamento del governo alla manovra: il testo contiene le misure sull'iperammortamento, nella stessa formulazione precedente e quindi con la proroga al 2028 e la stretta sugli investimenti green, e la rimodulazione del Pnrr. Saltano invece, così come annunciato nella nottata, tutte le misure sulle pensioni.
"La decisione della maggioranza è quella di stralciare gran parte del famoso emendamento 4.1000, di far sopravvivere solo la parte relativa al Pnrr e all'iperammortamento, tutto il resto verrà trasfuso in un decreto che verrà approvato la settimana prossima", ha detto il ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani a margine di una serie di riunioni in Senato dopo la sospensione della commissione Bilancio. Il nuovo decreto verrà portato in cdm "probabilmente la settimana prossima", ha aggiunto.
Oltre alla stretta sulle pensioni, stralciata come già annunciato nella notte nella sua interezza, dall'emendamento del governo alla manovra saltano anche le norme sul Tfr per i nuovi assunti.
La misura - contenuta nella prima versione della proposta di modifica a firma dell'esecutivo - prevedeva l'adesione automatica alla previdenza complementare per i lavoratori dipendenti del settore privato di prima assunzione.
Venerdì mattina sono ripresi i lavori in commissione Bilancio, l'obiettivo è quello di chiudere in giornata: il testo è atteso in Aula a Palazzo Madama lunedì.
Salta anche il nuovo contributo chiesto alle assicurazioni, niente misure per 4.0
Salta il nuovo contributo di 1,3 miliardi chiesto alle assicurazioni. La misura non è contenuta infatti nel nuovo emendamento del governo alla manovra, contrariamente a quanto previsto dalla prima versione della proposta di modifica. La norma introduceva un meccanismo che prevedeva il versamento a titolo di acconto pari all'85% del contributo sul premio delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti dovuto per l'anno precedente.
Nel nuovo emendamento del governo alla manovra, depositato in commissione Bilancio al Senato, scompaiono anche le nuove risorse per 1,3 miliardi per finanziare il credito d'imposta Transizione 4.0, i cui fondi sono andati esauriti.
Ok all'emendamento sull'oro di Bankitalia
Via libera in commissione all'emendamento sull'oro di Banca d'Italia. Lo riferisce il senatore della Lega e relatore Claudio Borghi.
"E' un momento molto importante, è una mia battaglia di 11 anni. Penso che sia una delle cose più importanti di questa manovra. Riaffermare il principio" che appartiene al popolo italiano " ci riporta nella normalità".
Cambia la ritenuta d'acconto per le imprese, 0,5% dal 2028 poi sale all'1%
Cambia la ritenuta d'acconto per le imprese: il nuovo emendamento del governo depositato in commissione Bilancio prevede l'anticipazione della misura al 2028 con un'aliquota pari allo 0,5% - al netto dell'Iva - dell'importo da corrispondere . Confermato l'1% dal 2029. La misura vale oltre 700 milioni di euro già dal primo anno, il 2028, e raddoppia in quelli successivi.
Le opposizioni: 'Diktat della Lega, Giorgetti si dimetta'
L'emendamento del governo da 3,5 miliardi salta "per una questione politica interna alla maggioranza e alla Lega". Così Pd, M5s, Avs e Iv commentano la decisione del governo di ritirare il proprio emendamento alla manovra contenente le misure per le imprese e la stretta sulle pensioni, trasferendo una parte delle misure in un altro emendamento e il resto in un prossimo decreto.
"Non c'è più né l'emendamento né la Lega né il governo", dice il capogruppo del Pd in commissione bilancio al Senato Daniele Manca.
"Siamo di fronte a un clamoroso autogol politico di questo governo, se Giorgetti avesse un po' di dignità si dimetterebbe domattina, io me ne andrei", commenta la capogruppo di Iv Raffaella Paita. "Non è che è successo un fatto nuovo. Salta per una questione politica interna alla maggioranza e alla Lega", aggiunge il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli. "Ritirano sia 5.0, la previdenza complementare", spiega Tino Magni di Avs. "C'è il ritiro integrale di tutto l'emendamento, ne terranno uno azzerato dei problemi politici emersi, senza previdenza, previdenza complementare, senza Zes, caro-materiali: praticamente lo svuotano per intero", aggiunge il capogruppo del Pd in commissione Bilancio al Senato Daniele Manca: "Rimane la rimodulazione del Pnrr per coprire in parte la manovra. E' chiaro che è un altro emendamento". "Questa è l'implosione della maggioranza. Non c'è più il Giorgetti", dice ancora Paita. "Politicamente il ministro Giorgetti è venuto a manovra già chiusa con un'altra manovra di 3,5 miliardi e hanno chiesto delle coperture e delle azioni: tutto questo oggi non c'è più.
Il diktat della Lega, il suo stesso partito, sulla previdenza, ha fatto sì che tutti gli obblighi che loro avevano preso nei confronti degli imprenditori. Non esiste più l'emendamento Giorgetti - prosegue Paita - e quindi non esiste più la maggioranza di questo governo: quando accade un fatto simile, che si viene e si porta un emendamento di questo genere e poi per contrasti interni viene ritirato, vuol dire che c'è un problema grosso". "Noi non è che abbiamo posto il problema dei subemendamenti, né detto che cominciamo a occupare aule. Solo vogliamo vedere il testo, che sarà disponibile stanotte e ci vediamo domattina alle 8", ha aggiunto Patuanelli.
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