Nelle prime fasi del terzo giorno di gara al PokerStars Open di Namur ci sono state un paio di mani abbastanza clamorose: se la prima è un puro e semplice cooler, lo spot che ha visto coinvolti Clay e Chergui è da mani nei capelli. Uno dei colpi più crudeli da subire al tavolo da poker
Nel corso degli anni, al tavolo da poker, si è visto di tutto: probabilmente però il peggior tipo di mano (da subire) è quella nella quale la fortuna conta al 99,99%. Un esempio è lo scontro tra Clay e Chergui andato in scena al PokerStars Open di Namur. Ecco cosa è successo
TRANQUILLI MA NON TROPPO
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Una volta scoppiata la bolla, i giocatori entrano in una modalità più "tranquilla"? Non proprio: da una parte c'è la sicurezza di non chiudere il Main Event "in negativo". In caso di eliminazione precoce, arriva un premio di consolazione che rende meno amara la dipartita. Dall'altra parte però c'è il grosso del lavoro. Il gioco in late stage è sicuramente più complicato: a volte non abbiamo troppi margini di manovra e dobbiamo sperare di essere dalla parte giusta di un coinflip. Al contempo dobbiamo evitare mani potenzialmente pericolose. Ad esempio una difesa dal grande buio che trasforma una mano marginale in un piatto grosso nel quale non sappiamo bene dove e come stiamo rispetto all'avversario. All'inizio del day 3 in quel di Namur abbiamo assistito a un paio di cooler: full contro full o il classico scontro preflop tra coppia d'assi e coppia di re. Sono situazioni classiche nelle quali i giocatori accettano il proprio destino in modo più o meno sereno
CHE MANO TRA CLAY E CHERGUI ALL'OPEN DI NAMUR
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Alcuni spot però sono davvero duri da mandare giù: per quanto possano essere scritti da una Dea Bendata molto "cattiva", rimane una situazione d'impotenza e di ingiustizia. Ancora una volta abbiamo visto il lato crudele del gioco. In questi casi anche chi porta a casa il piatto non è poi così soddisfatto dato che sa di non aver trionfato per particolari abilità. A Namur i bui sono 6.000/12.000 con 12.000 di ante e Dean Clay decide che è arrivato il momento di mettere tutte le chips nel mezzo. Il suo push per 400.000 pezzi trova il call di Anass Chergui. I due si presentano allo showdown con le stesse carte: A♦ K♣ per l'inglese Clay contro A♠ K♦ dell'olandese. Il flop è da paura visto che arrivano A♣ 5♣ 2♣ tra lo stupore della folla. In gergo, per Clay è un freeroll: non può perdere la mano; male che vada è uno split ma può ancora vincere. Situazione ideale. Il turn è una Q♥ ma quel 9♣ al river cambia tutto. E' brutto perdere un mega pot così ma il poker è anche questo