Passeggiate, socialità, ossitocina e minor declino cognitivo: convivere con un cane può davvero aiutare a vivere più a lungo e meglio
Daniele Particelli
18 ottobre - 17:18 - MILANO
Chi sceglie di vivere con un cane, o si ritrova a prendersi cura di un amico a quattro zampe, lo fa per i motivi più disparati, in alcuni casi anche per ragioni che possiamo definire egoistiche, dalla voglia di compagnia alla necessità di avere giornate più attive. I vantaggi e i benefici di questa scelta sono innumerevoli, e non è un caso se sono oltre 9 milioni i cani nelle case degli italiani.
La scienza ha confermato a più riprese, soprattutto negli ultimi anni, come avere un cane possa migliorare la nostra salute cardiovascolare e il nostro benessere fisico e mentale. E se uno dei segreti della longevità fosse proprio la convivenza con un cane?
Movimento e socializzazione
—
Un cane ci obbliga a uscire di casa, a muoverci ogni giorno, a seguire una routine di orari e di cure. Questo ritmo regolare ci aiuta a mettere ordine alle nostre giornate e ad allontanare la noia, due fattori chiave quando parliamo di longevità. Le passeggiate al parco possono diventare una palestra per il cuore e la pressione, ma anche un’occasione per incontrare altre persone, scambiare quattro chiacchiere, stringere legami e sentirci parte di una comunità, tutti aspetti positivi che possono influenzare i livelli di infiammazione e l'invecchiamento.
Cosa succede quando interagiamo con un cane
—
A quello che possiamo toccare con mano, poi, si affianca qualcosa di meno evidente che, secondo ricerche recenti, spiegherebbe in modo scientifico perché avere un cane fa vivere meglio e più a lungo. "È ormai appurato che il primo beneficio derivante dall’interazione uomo-animale sia legato ad una serie di modificazioni di natura neuro-ormonale. Alla base di queste modificazioni vi è la produzione di ossitocina definita anche come 'ormone dell'attaccamento', seguito dal rilascio di endorfine, autentici stimolatori dell'umore e antidolorifici naturali, e della dopamina associata al piacere e alla gratificazione, tanto che il suo aumento sembra contribuire alle sensazioni positive provate durante le sedute di pet therapy", ha spiegato all'Adnkronos Salute Giacomo Rossi, professore di Patologia Generale, Fisiopatologia, Immunopatologia e di Anatomia Patologica Veterinaria dell'Università di Camerino.
"È stato inoltre dimostrato che tali sedute determinano incrementi sostanziali di prolattina, ormone associato al controllo e alla riduzione dello stress, che contribuisce fortemente alla riduzione dei livelli di cortisolo nel paziente, generando un altro degli effetti benefici del rapporto interattivo uomo-animale", ha proseguito l'esperto: "L'epinefrina e la noradrenalina, ormoni coinvolti nella risposta allo stress, seguono lo stesso andamento del cortisolo".
I benefici sul piano cognitivo
—
Questo equilibrio si riflette su parametri concreti: battito più regolare, pressione più bassa e una sensazione generale di rilassamento. A questi aspetti, secondo il professor Rossi, si associa un miglioramento della risposta immunitaria generale e mucosale, con un incremento delle immunoglobuline A.
A questi aspetti bisogna aggiungere anche quelli sul piano cognitivo e qui la conferma della scienza è arrivata lo scorso anno da uno studio condotto dall'Università della Florida insieme a quella del Michigan e della Virginia. I ricercatori hanno seguito per un periodo di 6 anni oltre 1.300 persone partecipanti a un'indagine longitudinale che sta monitorando oltre 20.000 adulti negli Stati Uniti per approfondire i problemi legati all'invecchiamento. Tra i soggetti presi in esame, oltre il 50% aveva più di 65 anni e ben il 53% possedeva animali domestici, principalmente cani. Lo studio, dopo sei anni, ha rivelato che i punteggi cognitivi sono diminuiti più lentamente nei proprietari di animali.
Se è vero che avere un cane ci aiuta a vivere meglio e più a lungo, è altrettanto vero che questa prospettiva non deve essere l'unico motivo che spinge qualcuno a prendere un cane. Chi non è certo di volersi prendere un impegno così importante, mettendo al primo posto il benessere dell'animale, può affidarsi alla pet therapy, come consigliato dal professor Rossi, così da beneficiare del contatto coi cani senza le responsabilità che arrivano dal prendersi cura ogni giorno di un amico a quattro zampe.