Le rovesciate operaie: da Zampagna e Maniero a Bonazzoli, il capolavoro arriva dalla provincia

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Il gol di Riccardo Zampagna in Atalanta-Brescia del 2006

Dalla bicicletta perfetta di Riccardo Zampagna al gioiello di Federico Bonazzoli contro il Milan, un piccolo racconto di un grande gesto intramontabile 

Furio Zara

Collaboratore

25 agosto - 14:26 - MILANO

Nel gesto più spettacolare che il calcio contempla, la rovesciata, può capitare che a trionfare sia la giustizia proletaria. Opere d'arte, ma anche di arti. E così succede che la bellezza scaturisca da piedi operai, di centravanti di provincia - come Federico Bonazzoli - appartamenti alla categoria di quelli che certi gol se li sognano da piccoli, come ha rivelato il bomber a Cremonese dopo la magia di San Siro, saltando da un divano all'altro di casa, sfidando i cuscini e lanciandosi nel vuoto, affrontando spettinati l'ignoto e un futuro che prima o poi arriverà a consolarli. Poi si scopre che Bonazzoli di gol in (semi) rovesciata ne ha messi a referto una manciata, eppure non ha mai avuto - almeno finora - quel posto al sole che altri colleghi di rinomata fama hanno guadagnato, colorando in acrobazia pomeriggi domenicali o illuminando, da campioni, notti di Coppa. 

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