Le meraviglie dell'universo in mostra

8 ore fa 1

Quando osserviamo le stelle, vediamo, in realtà, il loro passato. La loro luce infatti può impiegare da qualche minuto fino a miliardi di anni, nel caso degli astri più lontani, per arrivare fino a noi. È così che i telescopi diventano vere e proprie "Macchine del tempo", come racconta una mostra ideata da INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e progettata da Pleiadi, di cui Focus è media partner.

Il percorso della mostra. La mostra è costruita come un percorso che, seguendo la luce, inizia dal sistema solare per poi allontanarsi sempre di più nello spazio e nel tempo fino ad arrivare all'universo primordiale. Il satellite Planck di Esa infatti ha realizzato una mappa della radiazione cosmica di fondo a microonde, ovvero della luce più antica dell'Universo: risale a 380mila anni dopo il Big Bang.

Telescopi sempre più potenti. Lo scopo dell'iniziativa è quello di avvicinare alle STEAM adulti e ragazzi, attraverso un progetto di divulgazione che permette al visitatore di addentrarsi tra nebulose e galassie. Tutte immagini che abbiamo ottenuto grazie allo sviluppo di telescopi sempre più precisi e potenti, grazie ai quali gli scienziati «scrutano il cielo ed esplorano l'universo in epoche lontane dalla nostra», spiega Roberto Ragazzoni, presidente di INAF. «È principalmente una mostra sulla bellezza dell'astronomia. Si rivolge ai ragazzi, immaginandoli un giorno a costruire le macchine del futuro, ma anche agli adulti che magari si sentono intimoriti quando si parla di astrofisica».

Le installazioni e gli eventi. Per farlo, sfrutta anche installazioni interattive dove si può, ad esempio, giocare con la gravità che un buco nero esercita su masse differenti, sperimentare con la riflessione e la rifrazione della luce, ascoltare i veri suoni del cosmo da una sorta di jukebox. Oltre all'esposizione sono previsti una serie di eventi, tra cui l'incontro con il premio Nobel per la Fisica Michel Mayor che ha scoperto il primo esopianeta, una serata dedicata alla musica e un poetry slam (una competizione tra poeti), perché l'astrofisica può ispirare anche l'arte.

Dove e quando. La mostra sarà aperta fino al 2 giugno 2025 presso OGR Torino, che l'ha realizzata, con il contributo di INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, Infini.to Planetario di Torino - Museo dell'Astronomia e dello Spazio "Attilio Ferrari" e del MU-CH Museo della Chimica.

Leggi l’intero articolo