"Il ritorno alla Lazio è un discorso di affetto, non ci ho pensato più di tanto. Anche perché da un punto di vista materiale le possibilità di fare meglio del 2/o posto ottenuto nel ciclo precedente non sono tante. L'obiettivo sarà quello di tornare in Europa, a qualsiasi livello". Così Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, a margine del suo clinic dedicato al calcio e alla formazione presso La Valletta Beach Club di Castiglione della Pescaia, fissa l'obiettivo stagionale.
"Il compito dell'allenatore è far rendere la squadra al 100% e portarla al limite. Se poi il limite è quello dell'anno scorso sarà difficile tornare in Europa. Non credo che il Bologna arriverà di nuovo nono, o il Milan ottavo. E attenzione al Como che lotterà per l'Europa, è una squadra che gioca a calcio e Fabregas ha un'intelligenza superiore a tutti gli altri, è facilmente prevedibile che nel giro di 2 o 3 anni sarà in una top europea", prosegue Sarri che poi sul mercato annuncia: "Litigherò sicuramente, non vengo per accontentarmi. Vediamo se riusciamo a ringiovanire la squadra, la prossima settimana vedrò il direttore sportivo e vedremo, ma siamo palesemente corti a centrocampo se vogliamo giocare a tre".
Poi un pensiero sui calendari che "devono essere più logici. Io mi sono sempre lamentato di questo, non che non voglio giocare l'Europa. Ora ci siamo inventati questo nuovo torneo (il Mondiale per club, ndr), roba che non riguarda il calcio, ma la politica sportiva". Infine un pensiero sul derby: "Una sfida tra due popoli e ognuno cerca di portare il suo alla vittoria".
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