Lanciata la nuova sentinella europea degli oceani

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E’ stato lanciato con successo Sentinel-6B, il nuovo satellite europeo ideato per monitorare l’altezza dei mari, la nuova missione del programma Copernicus, di Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea. Il lancio è avvenuto alle 6:21 ora italiana dalla base spaziale di Vandenberg in California con un razzo Falcon 9.

"La collaborazione tra i partner è fondamentale per una missione come Sentinel-6, e il mio ringraziamento va a tutti coloro che sono coinvolti nello sviluppo, nel lancio e nella gestione di questo satellite eccezionale, che segue le orme del primo Sentinel-6”, ha detto la direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra dell'Esa, Simonetta Cheli. Il lancio si è concluso poco meno di un'ora dopo il decollo quando il Centro Europeo per le Operazioni Spaziali dell'Esa in Germania ha ricevuto il segnale tramite la stazione di terra di Inuvik in Canada, indicando che Sentinel-6B era in orbita. Sentinel-6B è destinato a raccogliere l'eredità di del primo Sentinel-6 intitolato a Michael Freilich, storico direttore della divisione scientifica della Nasa, e lanciato nel novembre 2020.

Le Sentinel-6 sono i satelliti di riferimento al mondo per le misurazioni satellitari dell'altezza della superficie del mare, un lavoro che prosegue e migliora quanto è stato fatto a partire dai primi anni '90 con il satellite franco-statunitense Topex-Poseidon e poi con le missioni satellitari Jason. Per misurare queste variazioni Sentinel-6 ha un innovativo altimetro radar con non solo mappa l’altezza della superficie del mare ma fornisce anche dati per applicazioni pratiche, ad esempio misura l'altezza delle onde e la velocità del vento, dati utilizzati per le previsioni oceaniche quasi in tempo reale. Sentinel-6B è ora sotto la supervisione del controllo missione dell'Esa in Germania, da dove i tecnici completeranno la fase di calibrazione degli strumenti e l’inserimento nell’orbita esatta, passaggi che richiederanno settimane e una volta completati permetteranno di trasferire il controllo del satellite a Eumetsat, l’agenzia che gestisce gran parte dei satelliti europei per il monitoraggio ambientale. 

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