Lampi di vero Galles, ma l'Argentina non perdona e dilaga con 8 mete

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A Cardiff la prima del neo ct Tandy sembra rivitalizzare i Dragoni, ma la differenza è ancora enorme. Finisce 52-28 coi Pumas a segno con Delgado, Prisciantelli (2), Cruz, Carreras, Delguy e Grondona

Roberto Parretta

9 novembre - 18:19 - MILANO

Non inizia nel migliore dei modi, ma era impossibile ipotizzare il contrario, l’avventura del c.t. Steve Tandy alla guida del Galles, sconfitto per 52-28 dall’Argentina a Cardiff nel match che ha chiuso il secondo weekend del novembre internazionale. Galles che appena lo scorso luglio piegando il Giappone a Kobe (31-22) era riuscito a interrompere una serie di 17 sconfitte consecutive: è chiaro che per l’ex flanker degli Ospreys, che in carriera mai ha indossato la maglia della sua nazionale, il lavoro da fare sarà improbo. Fra una settimana il Galles affronterà il Giappone, mentre l’Argentina sarà ospite della Scozia a Murrayfield.

pumas implacabili

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La sbloccano i Pumas all’8’: touche dai 5 metri, maul che avanza fino a un passo dalla meta, poi dopo una serie di pick and go a sfondare in mezzo a un muro di maglie è il pilone destro Pedro Delgado. Passano due minuti e Geronimo Prisciantelli firma la seconda merta, arrivando per primo con un po’ di fortiuna a raccogliere l’ovale calciato verso l’area di meta da Mateo Carreras. Santiago Carreras le trasforma entrambe. Al quarto d’ora si sveglia anche il Galles, con lo splendido spunto di Tom Rogers che soprende Marcos Kremer all’interno, poi trova il sostegno di Jac Morgan che a sua volta in offload libera la corsa sotto i pali di Tomos Williams. E al 21’ arriva sfonda in meta il tallonatore Dewi Lake, innescato da corta distanza dal veloce passaggio di Williams dopo una punizione a 5 metri battuta velocemente da Morgan. Daniel Edwards le trasforma entrambe. Al 27’ Ben Thomas scalcia da terra Pablo Matera e non lo colpisce in testa solo per sbaglio: per l’arbitro è solo cartellino giallo. Al 31’ un piazzato di Santi Carreras riporta avanti i Pumas. E al 38’ bel guizzo di Simon Benitez Cruz, che da una ruck davanti ai pali tira fuori il pallone e soprende la guardia scoperta per schiacciare proprio alla base del palo. Al 40’ invenzione pazzesca di Matera: il flanker raccoglie una palla altra dentro i 22 difensivi, evita un placcaggio e di fronte gli si apre una voragine, scappa fino a metà campo e poi, qundo si accorge di non avere sostegni, calcia verso l’out di destra dei 22 avversari, Mateo Carreras arriva sul pallone per primo, evita due gallesi e schiaccia. Carreras le trasforma entrambe e al riposo si va sul 31-14 per i Pumas.

riecco rees-zammit

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La ripresa si apre praticamente allo stesso modo: l’altra ala Bautista Delguyy riceve in superiorità numerica largo a destra, i gallesi riescono a scivolare per chiudere, ma lui rientra all’interno, evita due placcaggi e schiaccia. E Santi Carreras trasforma. Un placcaggio in ritardo costa il giallo a Williams, mentre si rivede l’ala Louis Rees-Zammit, che aveva giocato l’ultima volta per il Galles ai quarti di finale del Mondiale 2023 proprio con l’Argentina, prima di tentare, senza ruscire, la strada della Nfl. Al 54’ Morgan decide di battere velocemente una punizione davanti ai pali, decide di far tutto da solo, va oltre tre placcaggi e schiaccia (Edwards trasforma). Ma il capitano si infortuna al gomito sinistro e deve lasciare il campo e al suo posto entra il 31enne debuttante Olly Cracknell. Al 62’ Prisciantelli intercetta a metà campo un passaggio di Thomas e s’invola imprendibile sotto i pali per la doppietta (Carreras trasforma). Al 73’ è un velocissimo passaggio corto di Williams a innescare il tuffo sotto i pali dell’estremo Blair Murray, con la trasformazione di Jarrod Edwards, subentrato a Dan. Ma proprio all’80’ l’Argentina chiude il match segnando l’ottava meta, con la subentrata terza linea Santiago Grondona, che raccoglie l’ovale da corta distanza in ruck e si allunga a schiacciare e con Carreras che chiude la sua partita con 8/8 dalla piazzola.

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