Una formazione tutta italiana nella categoria camion. Al fianco della pilota Rachele Somaschini ci saranno Serena Rodella e Monica Buonamano: la Dakar 2026 partirà il 3 gennaio
Sta per iniziare il sogno nel deserto dell’italiana Rachele Somaschini e del suo Ladies Dakar Team. La pilota milanese, dopo l’impegno di questa stagione nel Campionato del Mondo Rally (Fia Wrc2), parteciperà alla sua prima Dakar con un camion nella categoria Classic per oltre 7.000 chilometri attraverso il deserto saudita a bordo del Mercedes-Benz Unimog 435 del 1988 di Tecnosport Rally. Al fianco di Somaschini in questa avventura ci saranno Serena Rodella, in qualità di secondo pilota e meccanico, e Monica Buonamano, navigatrice già esperta di questa durissima competizione. Serena Rodella ha al suo attivo un decennio di competizioni in fuoristrada, dove ha conquistato 5 titoli nazionali femminili, dal 2021 al 2025. Il curriculum di Monica Buonamano conta, oltre a un’esperienza ultratrentennale e vittorie nei rally storici, endurance e cross-country, la partecipazione alle ultime tre edizioni della Dakar Classic come copilota su auto e camion.
l'iniziativa
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La Dakar del Ladies Dakar Team, al via il prossimo 3 gennaio a Yambu, sul Mar Rosso, sarà accompagnata dal progetto solidale di Rachele Somaschini #CorrerePerUnRespiro, fondato nel 2016, per coniugare l’attività nel motorsport della pilota con la sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca della Fondazione Ricerca sulla fibrosi cistica, patologia genetica da cui Somaschini è affetta dalla nascita. L’iniziativa charity – che ad oggi ha raccolto oltre 520.000 euro di donazioni, è infatti alla base anche di questa avventura sportiva estrema, destinata a raggiungere un’ampia audience a livello internazionale. Una sfida anche personale per la pilota milanese che, per prepararsi al meglio alla durissima prova nel deserto, ha dovuto intensificare la sua preparazione fisica e conseguire a tempo di record la patente C per effettuare, insieme al suo equipaggio, qualche giornata di test in Tunisia. Prova fondamentale per approcciare le dinamiche base della guida di un mezzo pesante su fondo sabbioso e tecniche di navigazione CAP. In gara dovranno infatti gestire un camion da oltre 44 quintali di peso (a vuoto) con 130 CV, tra dune e piste di sabbia, per un media di circa 600 km/ giorno di prove speciali e trasferimenti.
la parole di somaschini
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“Chi mi conosce sa che superare i miei limiti è il motore della mia esistenza – ha detto Somaschini prima della partenza – ed è per me l’unico modo che sento utile a combattere la patologia che mi accompagna e per la quale ancora non esiste cura. Tuttavia, con la Dakar Classic mi metto alla prova in qualcosa che è davvero molto oltre la zona di confort. Dovrò conciliare le rigide e massacranti tempistiche di gara con le mie terapie e con la mia sensibilità alle alte temperature, tutto questo costituirà una sfida nella sfida ma anche un’occasione unica per portare il messaggio di CorrerePerUnRespiro in altri continenti e in contesti molto diversi dal mio”.











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