La missione giapponese sulla Luna è fallita

20 ore fa 2

Cosa è successo davvero

Nel centro di controllo di Ispace, il silenzio ha sostituito l'entusiasmo. Gli sguardi colmi di attesa si sono tramutati in incredulità e delusione. Dopo poche ore è stata ricostruita una prima dinamica dell'accaduto.

Alle 3:13 del 6 giugno 2025 (le 20:13 in Italia), gli ingegneri di Ispace al Centro di Controllo Missione Hakuto-R di Nihonbashi, Tokyo, hanno inviato i comandi per iniziare la sequenza di atterraggio. Il lander ha cominciato la discesa, passando da 100 a 20 km di altitudine, attivando correttamente il motore principale per la fase di decelerazione.

Nonostante l'assetto fosse quasi verticale, la telemetria è stata persa. Nessun dato ha confermato un allunaggio riuscito, neppure dopo il termine previsto della manovra. I dati mostrano che il telemetro laser – incaricato di misurare la distanza dalla superficie – ha registrato ritardi nel fornire valori validi. Il lander, quindi, non ha rallentato a sufficienza per toccare il suolo in modo controllato. Si ritiene abbia effettuato un impatto violento con la superficie lunare.

Dopo l'interruzione delle comunicazioni, i tecnici hanno inviato un comando di riavvio. Ma non è arrivata alcuna risposta.

Si riparte, nonostante tutto

«Al momento, escludiamo che l'atterraggio sia riuscito. La nostra priorità è analizzare i dati di telemetria per individuare la causa del problema», ha dichiarato Takeshi Hakamada, fondatore e CEO di Ispace. «Siamo determinati a ristabilire la fiducia, fornendo un resoconto dettagliato ai nostri azionisti, ai clienti del payload (il carico trasportato, ndr), ai partner di Hakuto-R, ai rappresentanti governativi e a tutti coloro che ci sostengono».

Per molti del team tecnico è un duro colpo, soprattutto dopo le difficoltà della prima missione. Ma il gruppo si è già rimesso al lavoro per analizzare quanto accaduto.

Leggi l’intero articolo