Un'analisi di 22 studi evidenzia un curioso legame tra le lunghezza delle dita e la soglia ventilatoria negli atleti di resistenza
Eu.Spa.
2 luglio - 16:13 - MILANO
Alzate le mani e guardatele. Il rapporto tra la lunghezza dell'indice e quella dell'anulare potrebbe dire qualcosa di inaspettato sulle vostre capacità di resistenza. È ciò che hanno scoperto alcuni ricercatori dell'Università del Sud Australia e dell'Università del Nord Dakota (USA), in uno studio che collega ciò che accade prima di nascere con le nostre prestazioni atletiche.
Resistenza e dita: lo studio
—
La misurazione si chiama rapporto 2D:4D e sembra riflettere l'esposizione al testosterone nell'utero. Il team ha analizzato 22 studi che coinvolgevano oltre 5.000 persone in 12 paesi diversi, scoprendo che chi ha l'anulare più corto rispetto all'indice spesso eccelle negli sport di resistenza come la maratona. "Abbiamo trovato una significativa correlazione per la soglia ventilatoria e una correlazione negativa più debile per le prestazioni fisiche, indicando che gli individui con rapporti 2D:4D più bassi avevano soglie ventilatorie più elevate e migliori prestazioni fisiche" scrivono gli autori.
La soglia ventilatoria è il punto durante l'esercizio in cui il respiro aumenta rapidamente perché il corpo lavora di più per portare ossigeno ai muscoli. Dunque, chi ha l'anulare relativamente più corto riesce a fare esercizio più intenso prima di andare in affanno.
Tutto si decide già alla nascita
—
La connessione risale allo sviluppo del feto nell'utero. Durante la gravidanza, ormoni come testosterone ed estrogeni non solo influenzano come crescono le dita: agiscono anche sullo sviluppo di cuore, vasi sanguigni, muscoli e sistema nervoso. E l'anulare ha più recettori ormonali dell'indice, il che lo rende più sensibile ai livelli degli ormoni nelle prime fasi di vita. Gli uomini hanno tipicamente un rapporto 2D:4D più basso delle donne, proprio per via di un'esposizione al testosterone più alta durante lo sviluppo.
Alcune ricerche suggeriscono che l'esposizione prenatale al testosterone influenzi anche tratti mentali che contano nelle situazioni competitive, come l'aggressività o la tolleranza al dolore.
Non solo sport
—
Va precisato che la ricerca ha dei limiti: la maggior parte degli studi si è concentrata su gruppi specifici come atleti o studenti universitari, che probabilmente hanno una forma fisica superiore alla media. E gli scienziati ammettono che chi ha il rapporto delle dita più favorevole non ha necessariamente un VO2 max più alto, da sempre considerato la misura più attendibile della forma cardiovascolare.
Insomma, se il rapporto tra la lunghezza delle dita può offrire una piccola finestra sul potenziale atletico, resta solo un tassello del puzzle. Il talento ha una componente genetica, ma la resistenza - come insegna la storia di tanti campioni - nasce da qualità che non si misurano con il righello.