La leggenda di Manolete, che visse e morì tra i tori

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Undated picture of famous Spanish bullfighter Manuel Laureano Rodríguez Sánchez better known as Manolete. Manolete died in the bullring 28 August 1947 following a goring in the right upper leg as he killed the fifth bull of the day, the bull Islero. His death left Spain in a state of shock. (Photo by AFP)

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Sua madre aveva sposato due toreri, non poteva che andar così la vita di Manuel Rodriguez Sanchez. L'amore perfetto con l'attrice Lupe Sino interrotto da quell'ultima fatale incornata, proprio quando la fine della carriera era alle porte

Alessandra Giardini

21 giugno - 12:27 - MILANO

Non ebbe scampo. Sua madre, doña Angustias, aveva sposato due toreri. Il primo, Lagartijo Chico, era morto a 29 anni di tubercolosi lasciandola vedova con due figlie da tirare su e il dolore di un maschio morto a 4 anni per aver bevuto della soda caustica. Il giorno del secondo matrimonio Angustias arrivò in chiesa vestita di nero, in lutto stretto. Lo sposo in precedenza era stato banderillero del suo primo marito, ed era così miope che portava gli occhiali anche quando toreava. Le diede altre tre femmine e finalmente un bambino che chiamarono come lui, Manuel Rodríguez Sánchez: aveva 5 anni quando il padre morì per una malattia infettiva. Per la seconda volta in pochi anni Angustias - il nome non era benaugurante - era vedova di un torero morto lontano dall’arena, e i figli da crescere erano diventati cinque. Si trasferirono in una casa più piccola, nella plaza de la Lagunilla, a pochi metri dal barrio del Matadero Viejo, la culla della corrida di Córdoba. Il piccolo Manolo non era soltanto figlio d’arte. Suo zio era Bebe Chico, e il suo prozio Pepete, morto nel 1862 nell'arena di Madrid, incornato da un toro Miura. Manolo visse sempre in mezzo ai tori, aveva soltanto 13 anni - era il 1930 - quando esordì pubblicamente nella Escuela Taurina di Montilla. In quegli anni a Córdoba fare il matador, per chi ci riusciva, era la strada più veloce per uscire dalla povertà. E lui quella strada la percorse in un lampo. Presto riuscì a comprare a sua madre e alle sue sorelle una bella casa di lusso in Avenida de Cervantes, vicino al Guadalquivir, il fiume su cui aveva trascorso la sua brevissima infanzia. Dal padre ereditò unicamente il nome da arena: Manolete. 

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