L'utile di Tesla crolla, pesa Musk in politica

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Ricavi in calo e utile crollato. Tesla chiude il primo trimestre sotto le attese penalizzata dalla crescente concorrenza, dal calo delle vendite e dai contraccolpi del coinvolgimento di Elon Musk nell'amministrazione Trump. E guardando avanti le prospettive non sono rosee: il colosso delle auto elettriche potrebbe infatti risentire dei dazi del presidente americano, che la rendono un potenziale oggetto di misure ritorsive oltre a rendere la produzione di auto negli Stati Uniti più costosa.


    "Anche se l'attuale quadro dei dazi ha un impatto relativamente ampio sulle nostre attività energetiche rispetto a quelle automobilistiche, stiamo prendendo misure per stabilizzarle nel medio termine", afferma Tesla. I ricavi nel primo trimestre sono calati del 9% a 19,3 miliardi di dollari, con quelli della divisione automotive scesi del 20%. L'utile è calato del 71% a 409 milioni o 12 centesimi per azione, sotto le previsioni del mercato. L'utile operativo è sceso del 66% a 0,4 miliardi, risultando in un margine operativo del 2,1% rispetto al 5,5% dello stesso periodo dello scorso anno.
    "L'incertezza sui mercati automobilistico ed energetico continua ad aumentare perché la rapida evoluzione delle politiche commerciali influisce negativamente sulla catena di approvvigionamento globale e sulla struttura dei costi di Tesla e delle nostre rivali", ha spiegato il colosso delle auto elettriche, mettendo in guardia sulla possibilità che la domanda potrebbe essere influenzata in particolare da un "cambiamento di sensibilità politica".
   

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