Chivu nel dopo gara ha reso merito al suo assistente Palombo, che se ne occupa in settimana. La stagione si era proprio aperta con una rete di Bastoni da palla ferma
2 novembre - 18:16 - VERONA
Sorrisi, abbracci, pacche sulle spalle. Tutte piovute verso Angelo Palombo, l’uomo che all’interno dello staff tecnico di Cristian Chivu si occupa delle palle inattive. E fa le fortune dell’Inter. Il gol di Zielinski contro il Verona non è certamente un caso. Punizioni, corner, rigori: da ferma, l’Inter segna in tutti i modi. Lo splendido schema da cui è nato il momentaneo vantaggio interista al Bentegodi - tocco morbidissimo di Calhanoglu ad innescare la bordata del polacco dal limite - è solo una delle tante fotografie che certificano il grande lavoro dello staff tecnico nerazzurro, cominciato a partire… dall’esordio in campionato, perché sia il primo che l’ultimo gol dell’Inter in Serie A fin qui sono nati da corner. Da Bastoni contro il Torino a Zielinski a Verona. Frutto (anche) di una notevole abilità prettamente balistica di tanti protagonisti nerazzurri.
doppia cifra?
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Nel mezzo, erano arrivati invece quelli di Thuram all’Allianz Stadium, tre rigori come sempre glaciali di Calhanoglu, la doppietta di Marcus ad Amsterdam e il graffio di Dumfries a Bruxelles. Il totale dice ben 9 gol nati da situazione da fermo. Un'arma tattica che sta spingendo l’Inter verso la vetta della classifica, perché adesso - in attesa di Milan-Roma - la squadra di Chivu si è ritrovata quasi in cima, a una sola lunghezza di distanza dal Napoli momentaneamente primo. Dopo la vittoria sul Verona, Chivu ha rivendicato tutto il lavoro dietro le palle inattive: “È merito di Angelo e di tutto lo staff. Quando le abbiamo provate, un paio di volte anche con Barella e Dimarco, avevo detto a tutti di non rompermi perché temevo sarebbe finita con un gol subito in ripartenza… Ho proprio detto detto di scappare all’indietro. Ora godi e sorridi, ma dietro c’è un grande lavoro”. E si vede.










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