I nerazzurri sono sbarcati all'aeroporto King Khalid, la semifinale contro il Bologna è fissata per venerdì 19 dicembre alle 20 italiane
17 dicembre - 23:04 - RIAD (ARABIA SAUDITA)
È quasi mezzanotte, ora del deserto, quando tutta l’Inter sbuca dal varco vip dei voli privati nel grande aeroporto internazionale King Khalid di Riad: l’aria è stanca dopo sei ore di volo e un intenso allenamento precedente ad Appiano, ma basterà poco per ritrovare le forze in vista della semifinale con il Bologna. Intanto, caffè al cardamomo e datteri per tutti, come da tradizione, con l’Head of Competitions, Andrea Butti, a rappresentare la Lega di Serie A.
i protagonisti inter
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Nella truppa, i primi a entrare sono stati Federico Dimarco e Alessandro Bastoni, seguiti poi dagli altri in ordine sparso: Lautaro e Marcus Thuram, la coppia dei sogni pronta a riconnettersi, hanno deciso di fermarsi e assaggiare un sorso, per la gioia del comitato di accoglienza saudita. Cristian Chivu, invece, ha regalato solo un sorriso cortese, ma poi è salito direttamente sul pullman accompagnato dallo staff. C’erano pure Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian, i due acciaccati della compagnia, saliti in extremis sull’aereo e a un passo dal rientro: il loro aiuto potrebbe servire più per l’eventuale finale che per la semi.
volti nuovi
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Aggregato anche del nuovo talento giovane da scoprire: per l’occasione, infatti, il tecnico romeno ha voluto saccheggiare l’Under 23 di Vecchi e, oltre al portiere Taho, all’esterno Cocchi e al difensore Cinquegrano, ha concesso la prima convocazione della vita anche per Iwo Kaczmarski, mezzala polacca strappata all’Empoli d’estate di cui si dice un gran bene. A guidare il gruppo, ovviamente, lo stato maggiore della dirigenza, a partire dal presidente Beppe Marotta, dal ds Piero Ausilio e dal vice ds Dario Baccin: in questi giorni tutti insieme potrebbero incontrare un vecchio amico trasferitosi qua come Simone Inzaghi. I manager di Oaktree, invece, potrebbero arrivare in vista del match: americani e sauditi sono alleati di ferro, si sa, e un trofeo qui trascende abbondantemente il calcio.










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