Lo spagnolo ha vinto un solo torneo Atp in carriera, ma a Wimbledon è reduce da due prestazioni convincenti: successo in quattro set contro la wild card Loffhagen, bella prova di resistenza al secondo turno contro Mariano Navone
Lorenzo Topello
4 luglio - 20:23 - MILANO
Il filo rosso che lega Sesto Pusteria a Valencia parla torinese e ha un sorriso contagioso. Fra Jannik Sinner e Pedro Martinez, avversari al terzo turno di Wimbledon, c'è un amico in comune: il compagno di doppio che ha fatto esultare entrambi. E che difficilmente vorrà perdersi la partita fra due dei suoi più cari compagni del circuito: è Lorenzo Sonego, che con l'altoatesino ha dato spettacolo nella Davis 2023 e con lo spagnolo ha vinto il 250 sulla rovente terra rossa di Kitzbuehel l'anno prima. Chissà se Jannik e Pedro gli faranno fischiare le orecchie a suon di aneddoti, nel prepartita. Sulla strada di Sinner, di questi tempi, capita spesso uno spagnolo: per carità, Pedro non è Carlitos, come suggeriscono pedrigree, ranking e caratteristiche tecniche. Eppure, nonostante abbia vinto solo cinque partite in carriera sull'erba, non potrebbe essere più in forma di così...
chi è pedro martinez, avversario di sinner
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No, Martinez sicuramente non è Alcaraz. Più grandicello (classe '97, è nato sei giorni dopo Zverev) e decisamente più tradizionalista quando gli chiedi la superficie preferita: terra rossa, da buon iberico. Quella che gli ha dato il suo primo (e fin qua unico) titolo a livello Atp: era il 2022, si giocava a Santiago e all'ultimo atto si era presentato un osso durissimo come Sebastian Baez. Uno più terraiolo di lui, considerando che in Cile aveva vinto 26 delle precedenti 28 partite. Eppure Pedro Martinez ha tirato fuori la qualità che i coach gli hanno sempre riconosciuto: "Fuori dal circuito sono tranquillo, in campo è tutta un'altra musica". Particolarmente carina da ascoltare, considerando che vinse in tre set regalandosi il primo titolo in carriera. Il secondo è arrivato qualche mese dopo, ma in doppio: il compagno era Sonego e si giocava, ovviamente, ancora sulla terra rossa. Dopo il trionfo di Kitzbuhel Lorenzo esultò: "Bello vincere giocando con un amico: non mi aspetto mai molto dal doppio, ma con Pedro mi sono goduto ogni momento". Quello che confida di fare anche Sinner, seppur con accezione diversa visto che a Wimbledon la rete farà da divisore.
sinner-martinez, i precedenti
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Terraiolo puro, si diceva. Eppure coi prati di Wimbledon Pedro Martinez ha un rapporto spettacolare: è l'unico Slam in cui ha raggiunto due volte il terzo turno. Nemmeno nell'amato Roland Garros si è spinto così lontano. Nel 2021 si fermò solo contro Garin, che gli tolse il privilegio di una sfida contro Djokovic agli ottavi. Stavolta non avrà rimpianti, perché il numero 1 al mondo lo affronterà eccome. Esattamente come avvenuto tre anni fa, ancora nel 2022, quando tentò di mettere paura a uno Jannik all'epoca testa di serie numero 10 degli Internazionali di Roma. Sinner però giocò al gatto col topo: comodo 6-4 6-3 in un Foro Italico freschetto ma pieno di entusiasmo. Era il 10 maggio: di lì a poche ore nella Capitale sarebbe andata in scena la finale di Coppa Italia, anche se l'azzurro, senza il suo Milan, difficilmente avrebbe preso posizione fra Inter e Juventus. Martinez, invece, gongolava al pensiero del suo Real Madrid sbarcato in finale di Champions: "Una passione ereditata da mio nonno, non mi perdo una partita. Ho giocato a pallone fino ai quindici anni, faccio persino il fantacalcio". Butterà un orecchio anche al Mondiale per Club, viene da pensare.
pedro martinez e il profilo su onlyfans
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Il video più visto degli ultimi mesi sul profilo di Pedro? Sorriso neutro davanti alla telecamera, alle spalle un campo da tennis in erba. Dov'era la particolarità? Nelle poche frasi che ha pronunciato: "Buongiorno a tutti, amici. E benvenuti sul mio nuovo canale Onlyfans". La tendenza adottata da molti tennisti parla (anche) spagnolo: il nativo di Valencia ha seguito le orme di Kyrgios e Muller, scegliendo di tingere di bianco e azzurro contenuti "che non condividerò da nessun'altra parte". Un gruzzolo in più che male non fa, anche se raggiungendo il terzo turno di Wimbledon ha già certamente rimpinguato il conto corrente. Due prestazioni convincenti: successo in quattro set contro la wild card Loffhagen, bella prova di resistenza al secondo turno contro Mariano Navone, con cui è finita sì 3-0, ma il punteggio recitava 7-5 7-5 7-6. Martinez è uno duro a morire e abituato a remare controcorrente: ha chiamato suo figlio Pedro, come lui. E la posizione di outsider l'ha adottata anche nella vita: a Santiago, diversi anni prima di vincere il titolo Atp, vide gironzolare un cane nell'immondizia. Lo ha chiamato Scooby, oggi è il suo portafortuna. Servirà anche quella, contro il numero 1 al mondo.