Dopo le voci circolate sul web in merito a un possibile cyberattacco, l'Agenzia spaziale europea conferma di aver avviato indagini su un "problema di sicurezza informatica" che sembrerebbe aver coinvolto "un numero molto limitato di server esterni" con dati non classificati.
I rumors relativi a una possibile violazione hanno cominciato a diffondersi sui social dopo Natale, quando un presunto hacker noto come '888' ha affermato sul dark web di aver sottratto oltre 200 gigabyte di dati, inclusi token di accesso, codice sorgente e documenti tecnici appartenenti anche a partner industriali come Airbus e Thales Alenia Space, minacciando di divulgarli.
"L'Esa è a conoscenza di un recente problema di sicurezza informatica che ha coinvolto server situati al di fuori della rete interna dell'Esa", scrive l'ente spaziale in un breve post sui suoi profili social. "Abbiamo avviato un'analisi forense di sicurezza, attualmente in corso, e implementato misure per proteggere tutti i dispositivi potenzialmente interessati. La nostra analisi finora indica che solo un numero molto limitato di server esterni potrebbe essere stato interessato. Questi server supportano attività non classificate di ingegneria collaborativa all'interno della comunità scientifica. Tutte le parti interessate sono state informate e forniremo ulteriori aggiornamenti non appena saranno disponibili ulteriori informazioni".
L'episodio arriva in un contesto di crescente attenzione alle minacce informatiche nel settore spaziale, che ha spinto l'Esa ad avviare iniziative mirate a potenziare la propria resilienza digitale, come l'inaugurazione (avvenuta a maggio in Germania) di un nuovo Cyber Security Operations Centre per il monitoraggio e la protezione delle infrastrutture critiche.
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