L'ex estremo difensore parla degli attuali Campioni di Germania e del campionato tedesco

Oliver Kahn, ex portiere tedesco, ha sempre avuto un collegamento col Bayern Monaco. Prima sul campo, difendendo la porta dei Roten per ben 14 anni, poi in dirigenza, essendone stato membro del consiglio d'amministrazione. In una recente intervista, il classe 1969 ha toccato diversi argomenti, tra cui il suo ex club e l'addio di Thomas Muller.
Oliver Kahn: "Oggi non ci sono club che minacciano la stabilità del Bayern"
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Dopo aver esordito con la squadra della sua città natale, il Karlsruhe, nel 1994 Kahn è diventato un giocatore del Bayern Monaco. Nel corso della sua permanenza nel club bavarese, l'ex portiere ha vinto di tutto: 8 Bundesliga; 6 DFB-Pokal ed altrettante Coppe di Lega tedesche; Champions League 2000/2001 contro il Valencia; Coppa UEFA 95/96 vinta battendo il Bordeaux in finale; Coppa Intercontinentale 2001 vincendo contro gli argentini del Boca Juniors. All'inizio del 2020, Kahn è diventato membro del CdA del Bayern e, nel 2021, ha preso il posto del connazionale Karl-Heinz Rummenigge diventandone amministratore delegato, ruolo che ha lasciato due anni fa. Recentemente intervistato da kicker, il classe 1969 ha parlato di diverse tematiche riguardanti il calcio tedesco.
Le sue parole sul Bayern Monaco: "Ad oggi, non ci sono club che sono in grado di competere con loro a livello sportivo e finanziario. Nei prossimi anni, molte cose dovrebbero accadere prima che altre squadre possano minacciare la stabilità del Bayern Monaco".
Sulle rivali dei bavaresi: "Per tornare al vertice, il Borussia Dortmund ha il dovere d'impegnarsi a fondo. Il Lipsia vorrà correggere quanto fatto nella scorsa annata e farà di tutto. Il Bayer Leverkusen vuole restare al vertice e poi c'è l'Eintracht Francoforte che sta crescendo".
Sull'addio di Muller: "Nel corso della sua storia, il Bayern Monaco ha sempre sostituito i grandi giocatori. Tuttavia, ora non vedo nessuno che può ricoprire il ruolo di Muller, ovvero quello di una figura che identificava l'essere bavarese. Da questo punto di vista, la squadra ha subito una grande perdita".
Sul ritorno nel calcio: "Un tema che m'interessa è la proprietà di un club. La trovo molto interessante perchè si tratta di un progetto a lungo termine. Dopo il periodo al Bayern, vorrei tornare in ruolo in cui mi sentirei adatto. L'Hertha Berlino mi aveva offerto il ruolo d'allenatore, ma ho deciso che non sarebbe stato il momento giusto per accettare un incarico del genere".