Nonostante l’ampliamento a 48 partecipanti, il cammino delle squadre europee resta ostico: come funziona
Dal nostro inviato Fabio Licari
6 giugno - 12:41 - OSLO
America arriviamo. Si spera, almeno. Comincia oggi a Oslo il percorso dell’Italia verso il Mondiale 2026, il primo della storia a 48 squadre, il primo organizzato addirittura da tre Paesi: Canada, Stati Uniti e Messico, con distanze e orari che procureranno qualche giro di testa. Per semplicità lo chiameremo America 2026. Quarantotto squadre è un record si spera non superabile, in Qatar erano sempre 32. Ma meglio non illudersi: non significa che qualificarsi sia più facile, quantomeno per le europee.
Perché la strada verso il Mondiale è ancora complicata nonostante le 16 finaliste in più?
Perché gli slot supplementari hanno arricchito soprattutto gli altri continenti. L’Europa ha 16 squadre rispetto alle precedenti 13 su 32: il motivo è che la prima formula prevedeva 16 gruppi da 3 squadre, quindi una nazionale europea per gruppo. Poi la Fifa ha cambiato idea, ma il numero è rimasto quello. In proporzione al valore dei continenti, è poco.
Come ci si qualifica in Europa?
Vincendo il gruppo. Le 54 nazionali europee (sarebbero 55, ma non c’è la Russia, sospesa da tutto il calcio) sono state divise in 12 gruppi: 6 gruppi da 5 nazionali, 6 gruppi da 4. La prima di ogni gruppo va direttamente in America. Dodici posti sono così assicurati.
Ne mancano quattro.
Qui comincia l’ormai classico girone dantesco dei playoff, per noi almeno, reduci proprio da due eliminazioni agli spareggi. Verso Russia 2018 siamo arrivati secondi dietro alla Spagna e abbiamo perso il playoff contro la Svezia. Verso Qatar 2022 siamo invece arrivati alle spalle della Svizzera e ci aspettava un doppio spareggio: semifinale con la Nord Macedonia, finale con la vincente di Portogallo-Turchia. Ci siamo fermati in semifinale.
E verso America 2026?
Stessa storia. Agli spareggi partecipano 16 squadre: le 12 seconde dei 12 gruppi (classifica avulsa in base ai risultati tra le prime 4), e qui è tutto chiaro, e le 4 migliori prime di Nations League non ancora qualificate. Attenzione: le quattro migliori “prime”. Non l’Italia.
Quindi è un problema?
Altroché. Quattro anni fa avevamo vinto il gruppo di Nations e quindi, anche se fossimo arrivati ultimi, avremmo fatto i playoff. Ora no, perché le vincenti dei gruppi di Nations sono, in ordine di classifica, queste 14 nazionali: Spagna, Germania, Portogallo, Francia (Serie A), Inghilterra, Norvegia, Galles, Cechia (B), Romania, Svezia, Nord Macedonia, Nord Irlanda (C), Moldova, San Marino (D). L’Italia è la prima delle non vincenti. In breve: se 11 di queste 14 fossero già qualificate come prima o seconda, allora l’Italia entrerebbe tra le quattro ripescate. Naturalmente in ultima fascia al sorteggio. Ipotesi non impossibile, ma complicata. E comunque...
E comunque?
Significherebbe non essere arrivati neanche secondi nel nostro gruppo. Una sciagura sportiva. I playoff saranno ancora divisi in 4 blocchi da 4 nazionali: prima la semifinale, poi la finale. Due partite secche da vincere.

Quando si giocano i playoff?
Come al solito la data prevista è marzo 2026. Il sorteggio del Mondiale è previsto a dicembre prossimo, dopo la fine delle qualificazioni: al sorteggio saranno quindi inserite quattro X.
Come saranno i gruppi del Mondiale?
Saranno 12 da 4 squadre. Per cui 4 gruppi avranno necessariamente 2 europee. Di solito, per la Fifa, le teste di serie sono decise attraverso il ranking: noi oggi siamo al 9° posto. Però, in un Mondiale a triplice organizzazione, è probabile che i posti liberi siano soltanto 9, perché le altre 3 teste di serie sono assegnate alle ospitanti.
Ci sono nazionali già qualificate?
Dieci. Oltre a Usa, Canada e Messico, sono già in America: Giappone, Nuova Zelanda, Iran, Argentina, Uzbekistan, Corea del Sud e Giordania. Come si diceva, l’Europa ha 16 finaliste, l’Asia 9, l’Africa 8, Sudamerica 6, Nordamerica 6, Oceania 1. In più gli altri cinque continenti hanno altri 2 posti a disposizione via playoff. L’Asia può arrivare a 10, il Sudamerica a 7 (su 10 squadre!). I posti sono voti, il discorso è chiarissimo. Ma forse nel 2032 l’Europa potrebbe chiedere qualcosa in più...