Il tecnico azzurro: “Non possiamo permetterci di sbagliare nulla, serve la miglior partita della nostra storia recente. Il premio a Parisse? Gli ho scritto un messaggio, lui è un’ispirazione”
Francesco Palma
21 novembre - 16:35 - MILANO
È la partita più difficile e l’Italia non ci arriva certo nelle condizioni migliori dopo la brutta sconfitta con l’Argentina e il soffertissimo successo con la Georgia. E poi c’è il ricordo del 96-17 di un anno fa, la terza peggior sconfitta della storia della Nazionale. Gonzalo Quesada, però, ha ribadito ancora una volta la grande fiducia che nutre nel gruppo azzurro: "Rispetto alla sconfitta di un anno fa siamo una squadra molto più consapevole. So che perderemo ancora delle partite, ma più passerà il tempo e più diventeremo una squadra sempre più difficile da battere. Giocare contro gli All Blacks significa doversi preparare ad affrontare una tempesta: per farlo, bisogna preparare tutti gli strumenti per gestirla e soprattutto non bisogna mai andare nel panico, altrimenti la barca affonda. Proprio per questo, oltre alla preparazione tecnica, stiamo facendo un grande lavoro psicologico sui ragazzi affinché siano pronti a una partita così difficile".
capuozzo sì, lamaro no
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Per il match dello Juventus Stadium l’Italia dovrà fare a meno del suo capitano. Michele Lamaro non ha recuperato dall’infortunio alla spalla patito con la Georgia. Al suo posto Manuel Zuliani, sempre presente ma quasi mai dall’inizio: 23 partite dal 2022 a oggi, ma solo 6 volte titolare. Gonzalo Quesada però recupera Ange Capuozzo, la cui fantasia è mancata tantissimo in queste Autumn Nations Series, durate solo 7 minuti con l’Argentina prima di uscire per un colpo alla testa. In totale i cambi sono 6 rispetto alla Georgia: Zuliani per Lamaro, Capuozzo per Gallagher, ritornano Page-Relo e Ruzza dopo i problemi fisici della scorsa settimana e c’è la solita staffetta tra Riccioni (titolare) e Ferrari e Lucchesi (titolare) e Nicotera: "L’assenza di Lamaro è importante, non solo perché è il capitano ma anche perché non ricordo negli ultimi anni una sua partita negativa. Gli infortuni però fanno parte del gioco e devono essere un’occasione per far emergere altre individualità. Per quanto riguarda Capuozzo, lui non vede l’ora di giocare e noi non vediamo l’ora di schierarlo. Con l’Argentina si è fatto male perché ha placcato un pilone di 130 kg, oltre ad avere un talento incredibile è ancora coraggiosissimo: se facciamo la proporzione tra chili di coraggio e chili di peso (82, il più leggero dell’Italia) il bilancio è impressionante (ride, ndr)".
verso la tempesta
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Sarà una tempesta, allora, e gli Azzurri la affronteranno consapevoli che ogni errore può costare una meta. Memori della brutta sconfitta di un anno fa, però, nessuno accenna alla parola "vittoria". Dice Quesada: "Prendiamo ancora troppe mete nei primi 20 minuti e loro invece sono la squadra che ne segna di più in quella fase di gioco. Inoltre, il 47% dei loro punti viene da azioni da rimessa laterale e il 30% da palloni rubati, questo significa che non possiamo permetterci nessun errore. Serve la miglior partita della storia recente dell’Italia. Sappiamo di non essere ancora al loro livello e che loro non hanno praticamente punti deboli: dobbiamo fare le cose semplici e correggere tutto quello che abbiamo sbagliato contro Argentina e Georgia, solo così possiamo giocarcela". Il tecnico ha poi fatto pubblicamente i complimenti a Sergio Parisse per l’inserimento nella Hall of Fame di World Rugby: "Gli ho mandato un messaggio. L’ho allenato allo Stade Francais ed è stato un giocatore incredibile. Dopo la partita con la Georgia è venuto a salutarci e ho visto tutti i ragazzi ammirati da lui: del resto erano bambini quando Sergio giocava, quindi sì, è stato un'ispirazione per tutti".
all blacks quasi al completo
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Anche gli All Blacks hanno i loro problemi di infortuni: Robertson perde infatti Jordie Barrett, Finau e Williams, usciti malconci dal match perso con la Francia, ma ritrova Sam Cane, che a Torino scenderà in campo per l’ultima volta con la maglia nera, così come TJ Perenara dalla panchina. La squadra, però, è fortissima, ma migliore schierabile. C’è qualche cambio tattico, come Tele’a al posto di Sevu Reece, ma di turnover non se ne parla. Nonostante i 96 punti fatti al Mondiale, i neozelandesi vengono a Torino con la squadra delle grandi occasioni: "Abbiamo grande rispetto dell’Italia. Sono migliorati tantissimo in attacco, sono ben allenati e in difesa sono difficili da battere. Per questo abbiamo scelto la miglior formazione possibile".
le formazioni
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Italia: Ange Capuozzo; Jacopo Trulla, Juan Ignacio Brex (capitano), Tommaso Menoncello, Monty Ioane; Paolo Garbisi, Martin Page-Relo; Ross Vintcent, Manuel Zuliani, Sebastian Negri; Dino Lamb, Federico Ruzza; Marco Riccioni, Gianmarco Lucchesi, Danilo Fischetti A disposizione: Giacomo Nicotera, Mirco Spagnolo, Simone Ferrari, Niccolò Cannone, Alessandro Izekor, Alessandro Garbisi, Leonardo Marin, Marco Zanon
Nuova Zelanda: Will Jordan; Mark Tele’a, Rieko Ioane, Anton Lienert-Brown, Caleb Clarke; Beauden Barrett, Cam Roigard; Ardie Savea, Sam Cane, Wallace Sititi; Patrick Tuipulotu, Scott Barrett (capitano); Tyrel Lomax, Codie Taylor, Ethan de Groot A disposizione: Asafo Aumua, Ofa Tu’ungafasi, Fletcher Newell, Tupou Vaa’i, Peter Lakai, TJ Perenara, David Havili, Damian McKenzie