Invecchiare in salute mangiando sano dalla mezza età: i consigli della scienza

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Correggere l'alimentazione, a prescindere dal tipo di dieta prescelto, ha un effetto protettivo sul lungo termine

Giacomo Martiradonna

18 settembre - 11:40 - MILANO

Che l’alimentazione giocasse un ruolo fondamentale per mantenersi in salute durante le fasi più avanzate della vita era noto da tempo. Numerosi studi hanno ampiamente documentato l'impatto di una dieta equilibrata sulla prevenzione delle malattie croniche e sull’aumento dell’aspettativa di vita. Meno frequenti sono però le ricerche che valutano il rapporto tra la qualità della dieta seguita dalla mezza età in poi e lo stato di salute generale nel corso del tempo. Un'indagine recentemente pubblicata su Nature Medicine, tuttavia, ha tentato di colmare questa lacuna, esaminando i dati di oltre 100mila persone seguite per un arco temporale di trent'anni.

centomila persone seguite per tre decenni

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L’analisi è stata condotta da un gruppo internazionale di ricercatori provenienti da istituzioni accademiche di Stati Uniti, Canada e Danimarca. Il team ha utilizzato i dati di due coorti statunitensi: il Nurses' Health Study, dedicato a donne tra i 30 e i 55 anni, e l'Health Professionals Follow-Up Study, che invece ha arruolato uomini tra i 40 e i 75 anni. I partecipanti sono stati monitorati a partire dal 1986, con aggiornamenti ogni quattro anni, e selezionati in modo da escludere chi presentava gravi patologie croniche al momento del coinvolgimento. La popolazione finale oggetto dell’indagine ha incluso circa 70mila donne e 35mila uomini.

Otto modelli alimentari a confronto

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I ricercatori hanno valutato in quale misura le abitudini alimentari dichiarate dai partecipanti aderissero a otto modelli dietetici comunemente riconosciuti come salutari. Tra questi, c'è l'Alternative Healthy Eating Index, la dieta Dash promossa dai National Institutes of Health, la dieta Mind che fonde elementi della Dash e della mediterranea, e altri schemi come il Planetary Health Diet Index e la dieta mediterranea classica. Pur con alcune differenze, tutti questi modelli raccomandano un'abbondanza di alimenti vegetali, legumi, noci e grassi insaturi, a fronte di un consumo limitato o nullo di carni rosse e trasformate, zuccheri aggiunti e alimenti ultra-processati. È stato anche analizzato separatamente l'impatto del consumo di cibi industrialmente raffinati e addizionati.

Risultati dello studio

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I dati raccolti hanno permesso di stabilire un'associazione tra l’aderenza agli schemi alimentari esaminati e la probabilità di invecchiare in buona salute, in termini di assenza di gravi patologie croniche, mantenimento delle capacità cognitive e autonomia funzionale. Su oltre 105mila individui, circa 9.800 (poco più del 9%) sono invecchiati in condizioni ritenute ottimali. I migliori risultati si sono osservati tra coloro che seguivano più da vicino l'Alternative Healthy Eating Index, ma anche le altre diete hanno mostrato effetti largamente positivi. E c'è di più.

l'importanza di mangiare bene dalla mezza età

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L'aspetto più interessante dello studio è che i benefici si manifestano anche se non si segue rigidamente la dieta, purché la qualità resti complessivamente elevata. Non è uno sgarro ogni tanto a inficiare gli sforzi fatti: l'assunzione regolare di frutta, verdura, cereali integrali, latticini magri e grassi sani da sola basta a garantire un effetto protettivo sulla salute in età avanzata. I problemi nascono quando si predilige un'alimentazione ricca di grassi trans, sodio, bevande zuccherate e carni lavorate. Anzi, il consumo elevato di alimenti ultra-processati è stato collegato a una riduzione del 32% nella probabilità di invecchiare in buona salute. Insomma, eliminare dalla dispensa snack, dolci industriali, cereali, salumi e insaccati, salse e condimenti in scatola, yogurt con zuccheri aggiunti e addensanti, pane in cassetta è un investimento in salute nel lungo termine.

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