L'elogio alla Meloni: "Ha un prestigio tra gli investitori internazionali". Il ruolo della prima banca italiana: "Noi unico soggetto di sicurezza finanziaria della nazione"
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04 febbraio 2025 | 19.26
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Carlo Messina difende con fermezza la strategia di stabilità di Intesa Sanpaolo: avanti tutta con lo stand alone. Con un utile record di 8,7 miliardi di euro e dividendi per 6,1 miliardi, la banca si conferma un punto di riferimento per famiglie e imprese. “Siamo l'unico soggetto di sicurezza finanziaria della nazione,” afferma il Ceo. Lontano dal risiko bancario che agita il mercato — che il leader della prima banca italiana tiene a distanza ma non teme — Messina ribadisce: “Non vogliamo confusione, siamo un porto sicuro per il Paese e gli investitori.”
Strategia chiara: lontani dal risiko bancario. Ed è proprio dal tema dell'M&A — fusioni e acquisizioni che infiammano il settore bancario — che prende il via la conferenza stampa dell’amministratore delegato a Milano. Una battuta strappa sorrisi ai presenti: “Spero che nessuno mi dica di aver appena acquisito il 10% di Intesa Sanpaolo.” Poi ironizza sulle continue indiscrezioni legate a partecipazioni e operazioni di mercato: “Ogni tanto io stesso mi dimentico i pezzi sui vari intrecci.” Il discorso si fa serio ma resta diretto: “Non abbiamo alcuna intenzione di partecipare a operazioni di M&A, né a livello domestico né europeo.” Quote di minoranza? Neanche, prosegue Messina: “Abbiamo visto questo modo di fare, ma non porta valore.”
Se qualcuno pensa a un possibile intervento a favore delle Generali, il messaggio è chiaro: “Ritengo che i risparmi che generiamo in Italia debbano essere prevalentemente reinvestiti nel Paese” Partecipare al risiko bancario comporterebbe distrazioni e possibili complicazioni antitrust, elementi che il gruppo vuole evitare per mantenere la sua posizione di stabilità.
Messina si mostra fiducioso e dichiara di non avere alcun timore verso il risiko bancario: “Da qui a cinque anni non vedo nessuna minaccia realizzabile per Intesa Sanpaolo. Siamo talmente grandi e radicati in questo Paese che qualunque combinazione, in cui non si capisce chi si mischia con chi, non cambierà nulla per noi.” Lancia poi un messaggio ai migliori talenti del settore: “Per chi si sente disorientato da queste combinazioni, noi siamo un porto sicuro pronti ad accoglierli, così come per i clienti.” E infine l'elogio al governo italiano e al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “In questo momento c'è una leadership italiana apprezzata dagli investitori internazionali. Il premier Meloni ha un prestigio tra gli investitori a livello internazionale. Tutti siamo responsabili per mantenere questa leadership e giocare un ruolo di salvaguardia.”
Il ceo della prima banca italiana ha da festeggiare: Intesa Sanpaolo archivia oggi il 2024 con un utile netto record di 8,7 miliardi di euro, rafforzato da 0,9 miliardi di azioni gestionali mirate a garantire risultati solidi nel tempo. Al netto delle componenti non ricorrenti, l'utile netto sfiora i 9 miliardi di euro, con prospettive per il 2025 ben oltre tale soglia. La banca conferma un significativo impegno verso gli azionisti con dividendi complessivi pari a 6,1 miliardi di euro, di cui 3 miliardi già pagati a novembre 2024 e un saldo di 3,1 miliardi previsto per maggio 2025. A giugno 2025 partirà un buyback di 2 miliardi di euro, già autorizzato dalla Bce. Date le premesse, il Ceo lo dice senza mezzi termini: "Io sono giovane e forte e posso dare ancora molto". (di Andrea Persili)
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