Chivu ha scelto di portare entrambi al Mondiale per Club e con l'infortunio di Thuram le opzioni in attacco si sono molto ridotte. Ma l'ex Spezia ha recuperato
Correa ha salutato per accasarsi al Botafogo poco prima della naturale scadenza di contratto, Arnautovic ha chiuso il suo rapporto con l'Inter in anticipo di qualche settimana, Taremi è rimasto bloccato in Iran. Così Cristian Chivu è dovuto andare oltre la ThuLa per scoprire l'America con almeno un paio di attaccanti di riserva. E in questo senso, il ritorno alla base di Sebastiano e Francesco Pio Esposito è cascato a pennello. Sono loro, le alternative a Lautaro Martinez e Marcus Thuram. Un po' per scelta, un po' per mancanza di alternative, un po' per averne una valutazione più vicina e completa. L'ultima novità in casa nerazzurra è però il leggero affaticamento ai flessori patito da Thuram durante la partita d'esordio contro il Monterrey: ecco perché sabato, nella sfida ai giapponesi degli Urawa Red Diamonds, insieme a Lautaro toccherà sicuramente ad uno tra Seba e Pio. Il primo ha già giocato contro i messicani (a dirla tutta, divorandosi un gol fatto), il secondo ha appena recuperato da un piccolo guaio fisico subìto nell'andata della finale playoff tra il suo ex Spezia e la Cremonese.
e adesso?
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Mister Chivu ha scelto di convocarli entrambi, nonostante i rispettivi futuri sembrino agli antipodi: Sebastiano potrebbe essere presto utilizzato come pedina di scambio con il Parma per abbassare il prezzo di Bonny, Francesco Pio è ambitissimo da vari club di Serie A e pure all'estero, ma l'Inter - se lo farà - lo cederà solo mantenendo il pieno controllo sul suo cartellino. La certezza, però, è un'altra: la stagione trascorsa in prestito lontano da Milano ha fatto bene ad entrambi.

I fratelli Esposito hanno visto concretizzarsi un destino uguale tra loro: i migliori nella propria squadra, la peggior delusione all'ultimo. Pio ha detto addio alla promozione in Serie A con il suo Spezia al ritorno della finale playoff, Seba è retrocesso con l'Empoli. Sliding doors: avrebbero potuto ritrovarsi insieme in Serie B, invece sono al Mondiale per Club con l'Inter a giocarsi il futuro. Due attaccanti che, guardando la grafica, di simile - anzi, di uguale - hanno solo il cognome. Perché il più giovane degli Esposito è un bomber da area di rigore, sfrutta il fisico per arrivare con la testa prima di tutti (impressionante la differenza di duelli aerei vinti a partita) e calcia molto più del fratello maggiore. Seba, invece, nell'economia del gioco di D'Aversa con l'Empoli ha spesso dovuto allargarsi, sia sulle corsie che venendo più dentro il campo. In ogni caso, entrambi hanno trovato continuità, gol e crescita. Per la partita contro gli Urawa Red Diamonds, anche a causa del rientro freschissimo di Pio, Sebastiano è in vantaggio sul fratello più piccolo. Ma per un futuro da protagonista nell'Inter i ruoli sono già ribaltati.