Inter, un mercato da 100 milioni! Dopo Bonny, sprint per Leoni. I dettagli

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Per il gioiello del Parma Marotta e Ausilio hanno un budget di 30 milioni. In Emilia l'ha lanciato proprio Chivu...

dal nostro inviato Filippo Conticello

30 giugno - 07:36 - CHARLOTTE (USA)

C’è un mondo che cambia sotto gli occhi dell’Inter, mentre la squadra attraversa il ventre d’America, da Ovest verso Est. È lo stesso club nerazzurro, in fondo, a scoprirsi diverso davanti allo specchio, più coraggioso e deciso nella costruzione (costosa) di un futuro ancora al vertice: arrivare a una spesa a tre cifre non spaventa più come un tempo, anzi sta diventando una rapida realtà. La nuova Inter, infatti, è giovanile nelle scelte e, finalmente, disposta a investire in massa prima di vendere: è un’attitudine felice a cui i tifosi non erano certo abituati negli ultimi anni, un visibile cambio di rotta in questa era con i californiani di Oaktree al governo. Così, mentre aprono a distanza le porte di casa a Ange-Yoan Bonny, che domani inizierà l’immersione nel nuovo mondo nerazzurro, il presidente Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio non hanno esaurito le cartucce e pensano a come togliere rughe anche alla difesa: Giovanni Leoni del Parma è l’oggetto pregiato di questo mercato, ma anche l’obiettivo principale dei nerazzurri per un reparto in là con l’età. In linea teorica, c’è un tesoretto da 30 milioni già appaltato per aggiungere un innesto di qualità davanti a Sommer e tutti gli indizi portano proprio al gioiellino del Parma svezzato da Chivu, al momento il preferito nella margherita dei difensori che si sta sfogliando. Se la cifra ipotetica decisa per Leoni si somma, però, alle altre spese già fatte, ci si accorge meglio del cambio di prospettiva in casa dell’Inter: la società nerazzurra ha infatti investito 70 milioni, prima ancora di arrivare a luglio. Insomma, la mitica quota 100 è ben visibile dentro al mirino. 

la scelta in difesa

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In questo viaggio Mondiale l’Inter ha già attraversato tanti pezzi d’America, dalla rigogliosa West Coast passando per Seattle, devota alla musica e alla tecnologia, fino a qui, Charlotte, North Carolina, secondo polo finanziario di tutti gli States. Lungo il tragitto ha mostrato i due gioiellini già acquistati – finora ha rapito l’occhio più Petar Sucic che Luis Henrique, anche se il brasiliano ha solo bisogno di tempo ed allenamenti –, ma adesso spera di poter staccare immediatamente un biglietto aereo per gli Stati Uniti anche ad Ange-Yoan Bonny, ormai interista in pectore. Il nuovo difensore, invece, è un affare più lungo e complicato: servirà tempo e pazienza, anche perché il Parma non ha nessuna intenzione di vendere il suo talentino, ben sapendo che tra un anno almeno potrebbe valere il doppio dei milioni. 

che conteggio

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In ogni caso, in questa piccola grande rivoluzione, l’Inter è partita con netto anticipo, quando già a gennaio ha battuto la concorrenza bianconera nei tempi del blitz a Zagabria: quanto siano stati ben spesi i 14 milioni per Sucic è sembrato abbastanza chiaro in queste prime tre uscite americane. Nell’attesa che Luis Henrique dimostri di valere i 23 milioni spesi per lui, va aggiunto al conteggio il riscatto a 6,5 di Nicola Zalewski, prezioso tuttofare. Gli ultimi 24 da mettere adesso nel calderone per Bonny fanno lievitare il tutto a 67,5: mancherebbero giusto i 2 di bonus a testa inseriti nei contratti della punta francese e dell’esterno brasiliano. 

centenaria

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Arriverà pure il tempo delle cessioni, è nelle cose e non dipende solo dallo spinoso caso Calhanoglu ancora da sciogliere: per Bisseck, ad esempio, i nerazzurri discuterebbero volentieri di offerte comprese tra i 30 e i 40 milioni, mentre un’altra decina potrebbe valere il trasferimento di Aleksandar Stankovic al Bruges. Contemporaneamente, però, l’Inter spende, senza più le vecchie remore. Ad esempio, s’è davvero messa in testa di aumentare la propria italianità e gioventù grazie alla stellina difensiva del Parma. La possibilità di lasciare Leoni in prestito un anno al Tardini non è esclusa nella trattativa, anzi è un’ipotesi da seguire per evitare che dall’Emilia, fiutando l’affare, sparino troppo in alto, fino in cielo: l’Inter avrà pure deciso di essere centenaria, nel senso di milioni messi sul mercato, ma non potrà andare troppo oltre. 

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