Inter tra scudetto e futuro, Marotta 'è tutto aperto'

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Tra il presente del campo e il futuro del mercato, l'Inter è pronta ad entrare nel momento decisivo della stagione. Conquistata la vetta dopo il passo falso del Napoli a Como, ora i nerazzurri non vogliono più guardarsi indietro, a partire dallo scontro diretto di sabato prossimo contro i partenopei al Maradona.

Prima, però, la squadra di Simone Inzaghi è attesa dalla sfida dei quarti di Coppa Italia di domani sera contro la Lazio a San Siro. Una gara in cui, complice la distanza ravvicinata dal big match di campionato, sembravano destinate ad essere protagoniste soprattutto le seconde linee interiste: i recenti infortuni (l'ultimo quello di Zalewski al polpaccio) obbligheranno il tecnico nerazzurro a schiarare almeno un paio di titolari, a partire da Dimarco.


    Essere ancora in lotta su tre fronti è intanto un "motivo di orgoglio", come spiegato dal presidente, Giuseppe Marotta, che ha fatto il punto sulla stagione in corso e sui progetti futuri parlando a margine della riunione societaria che ha visto la nomina del nuovo Cda e alcune modifiche allo statuto. Marotta è partito dall'attualità del campionato: "Ci sono ancora dodici giornate e tantissimi punti a disposizione. Come finirà non lo so, i giochi sono tutti aperti - le sue parole -. Essere primi in campionato, essere unica italiana ancora in Champions League ed in lotta per la Coppa Italia è motivo di grande orgoglio ed è motivo per dire che l'Inter rispetta i propri obiettivi anche quest'anno. Diventare di nuovo campioni d'Italia sarebbe motivo d'orgoglio. Se qualcuno sarà più bravo di noi ci inchineremo e gli diremo bravi".
    Il futuro, invece, vedrà un cambio di modello per quanto riguarda il mercato. "Negli ultimi anni abbiamo fatto pochi investimenti, ora il modello di riferimento sarà leggermente modificato - ha spiegato Marotta -. La giusta filosofia della proprietà è quella di tornare a fare investimenti su profili giovani che siano anche asset patrimoniali e dare un apporto di qualità a questa squadra". Ma il futuro sarà ancora con Inzaghi in panchina: "Rinnovo per Inzaghi? Non ne abbiamo parlato, il rapporto con lui è molto buono. Quando le cose vanno bene non c'è motivo per porsi domande o analizzare in modo critico ciò che sta capitando. Secondo me e secondo noi il suo ciclo non è terminato e saremmo orgogliosi di continuare insieme", ha aggiunto il presidente interista. Che poi ha confermato come la prossima stagione nascerà la seconda squadra, l'Under 23 nerazzurra, e che sul progetto del nuovo San Siro "a breve verrà fatta una proposta insieme al Milan per un'offerta relativa all'acquisizione dell'area attuale di San Siro e zona adiacente, non aggiungo altro per riservatezza. È uno degli obiettivi principali della nostra proprietà".


    Nel nuovo Cda, dopo l'uscita dell'ex ad Alessandro Antonello e dei consiglieri indipendenti Carlo Marchetti e Amedeo Carassai, entrano così Claudia D'Arpizio (consigliere indipendente, senior partner e responsabile globale Moda e lusso presso Bain & Company), Diego Gigliani (consigliere indipendente ex Manchester City, ora presidente e general manager del club di Mls St.Louis City Fc negli Stati Uniti) e Massimiliano Catanese (chief of staff dell'Inter). 

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