Inter, il piano per l'attacco: Bonny prima del Mondiale, poi Hojlund. I dettagli

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I nerazzurri vogliono regalare a Chivu prima della partenza per gli Usa l'attaccante che ha allenato a Parma. Per il centravanti danese si discute sulla formula

Davide Stoppini

Giornalista

8 giugno - 09:09 - MILANO

Subito Bonny: l’Inter ci prova. Due giorni da oggi, c’è tempo fino a martedì, il tentativo è in corso: l’idea è regalare a Cristian Chivu un nuovo attaccante già per il Mondiale negli Stati Uniti. Quarantotto ore per trattare con il Parma, altrimenti se ne riparla con più calma: questo è il piano. Di sicuro il club nerazzurro vuole sfruttare la libertà d’azione concessa da un bilancio che sarà chiuso in attivo, dopo i grandi incassi dell’ultima Champions. C’è spazio, dunque, per inserire nel bilancio in chiusura al 30 giugno un altro acquisto, dopo quelli di Sucic e Luis Henrique costati complessivamente 37 milioni di euro. 

in pole

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L’impresa non è semplice, ma l’Inter ci sta provando. Il Parma valuta Bonny 25 milioni di euro, va trovata una quadratura sulla formula dell’operazione. Di sicuro i nerazzurri sono scattati in pole position, rispetto agli interessamenti di Juventus e Napoli. La strada per l’attaccante francese classe 2003 sembra tracciata. E lo è anche in virtù degli ottimi rapporti tra Parma e Inter, peraltro consolidati anche dalla questione Chivu, in cui le due società non sono mai entrate in conflitto, nonostante proprio il club emiliano stesse trattando il rinnovo del tecnico quando è arrivato l’affondo di Marotta. Chivu sarebbe ovviamente felice di riabbracciare un suo ex giocatore, che l’Inter aveva comunque messo nel mirino già da tempo. Domani sarà il giorno della rescissione di Chivu con il Parma, passaggio necessario per consentirgli di allenare il suo nuovo club prima del 30 giugno. Ma potrebbe essere anche giorno di un contatto ufficiale tra i due club proprio per Bonny. L’Inter vuole aggiungere peso al suo reparto offensivo. Anche se, nell’immediato, non ha un’esigenza eccessiva: Chivu comunque imbarcherà per gli Stati Uniti Lautaro, Thuram, Taremi, oltre ai due fratelli Esposito e lo stesso Valentin Carboni. In linea teorica, un reparto completo. Ma Bonny sarebbe un assist per Chivu. Ed è un calciatore che rientra alla perfezione nelle linee guida del nuovo corso, per cui la carta d’identità è un requisito fondamentale da legare agli investimenti. Seguendo questo ragionamento, va spiegato come l’interesse del giocatore non abbia...scadenza. Vale a dire che, se anche si dovesse andare oltre la scadenza di martedì per il Mondiale, l’attaccante del Parma resterebbe comunque un obiettivo. 

Qui Hojlund

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Anche perché è proprio l’attacco il reparto in cui l’Inter interverrà in maniera più massiccia in questa sessione di mercato. Andati via Correa e Arnautovic (neppure l’austriaco andrà al Mondiale), pure Taremi va considerato in bilico: ecco perché saranno i due i giocatori che rinforzeranno la rosa di Chivu. L’altro nome resta quello di Rasmus Hojlund. Il ds Ausilio ha provato a chiudere l’operazione in extremis, per regalare subito il giocatore a Chivu. Ma per il momento l’assalto nerazzurro è stato respinto dal Manchester United. Non è finita, la trattativa prosegue. E l’Inter mantiene buone sensazioni sul fatto di riuscire a portare a termine l’operazione, evidentemente più avanti. Lo United valuta il danese 45 milioni di euro, al di sotto dei quali l’addio sarebbe una minusvalenza. Ma il problema, più che il prezzo, è la formula dell’affare. L’Inter cerca un prestito con diritto di riscatto, il Manchester ha aperto solo all’addio definitivo. La quadratura potrebbe scattare...a metà. Nel senso che il club nerazzurro potrebbe chiudere posticipando l’acquisto al 2026: a quel punto la cifra del riscatto scenderebbe, magari a fronte di un prestito più oneroso da pagare subito. Insomma, la trattativa è aperta. E un attacco formato da Lautaro, Thuram, Bonny e Hojlund sarebbe un ottimo biglietto da visita per l’Inter che sta nascendo dalle ceneri di Monaco.

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