Inter e Juve sono in orbita scudetto, il Milan stende la Roma

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Un'autorete spinge a Verona l'Inter, non arrembante come in altre occasioni, verso il vertice della classifica in scia del Napoli che ha frenato contro un ottimo Como. La classifica resta sempre corta perche' si fa sotto anche la Juventus, che capitalizza l'arrivo di Spalletti per vincere a Cremona e il Bologna, che si impone alla distanza nel diluvio contro un Parma in dieci. A un punto dalla vetta c'e' anche il Milan, che batte 1-0 una Roma in vena di sprechi al Meazza e la aggancia a quota 21.

Ma, oltre al Napoli e al Como, seminano punti anche l'Atalanta, che perde a Udinese la sua imbattibilita' e il Torino, che non va oltre i due gol rimontati a un concentrato Pisa. Continua a sprofondare invece la Fiorentina, sempre più risucchiata da una crisi da cui non riesce a riemergere. Fa festa al Franchi anche il Lecce di Di Francesco e i viola restano penultimi, senza vittoria dopo dieci giornate. Dopo le dimissioni del ds Prade' potrebbe essere stata l'ultima panchina per il tecnico Pioli.

Il posticipo serale al Meazza vede contrapposti due 'allievi' di Galeone, morto oggi a Udine e ricordato con 1' di silenzio prima del match e la commozione dei due tecnici. La Roma parte fortissimo, crea 6-7 palle gol ma senza un bomber non segna. Cosi' arriva il vantaggio rossonero al primo contropiede di Leao, che serve l'assist per Pavlovic. Nella ripresa, partita a parti invertite, sono i rossoneri a partire fortissimi e a sfiorare piu' volte il raddoppio. Poi Dybala ha l'occasione del pari dal dischetto, ma Maignan para. La maledizione dei rigori giallorossa comporta anche un lieve infortunio per l'argentino. Allegri esulta, una vittoria sofferta ma di peso.

Una vittoria 'sporca', di quelle che poi pesano nell'economia di un campionato, corrobora invece le ambizioni scudetto dell'Inter e lascia con l'amaro in bocca un ottimo Verona, che avrebbe meritato il pari. Un diluvio impazza sulla citta' e rende complicato la giornata dei giocatori che offrono una gara vivace, combattuta e piena di spunti. Meglio l'Inter all'inizio con lo splendido vantaggio su imbeccata di Calhanoglu e saetta al volo di Zielinski. A seguire sale in cattedra il Verona con Giovane che trova il pari, primo sigillo in serie A, poi Orban accarezza il palo. A cancellare il pari è alla fine una casuale deviazione di Frese, che spiazza Montipò, su cross di Barella. I veneti, che si beano anche della splendida prova di Bella-Kotchap su Lautaro, lamentano anche per un mancato rosso di Bisseck su Giovane che poteva lasciarli in superiorità numerica nell'ultima mezzora. La classifica è sempre precaria, ma il Verona ha i mezzi per salvarsi.

Torna al successo dopo due pareggi il Bologna che supera il Como e affianca la Juve nella parte nobile della graduatoria. Il derby col Parma è tutt'altro che semplice perchè i padroni di casa passano in vantaggio all'inizio con Bernabè.. Reazione furibonda degli ospiti con errore di Castro che trova il pari dopo una traversa di Britschgi. Ma lo spartiacque è l'ingenuo secondo giallo che rimedia Ordonez lasciando il Parma in dieci per oltre un'ora. Piove a dirotto ma Castro, in grande spolvero, trova in mischia il colpo del ko, poi è Miranda che siglare il 3-1.

Sprofondo viola. Le previsioni piu' fosche si sono avverate tutte e la Fiorentina cade in casa col Lecce e continua a precipitare con una classifica impietosa, penultimo posto. La sfida salvezza la vincono i pugliesi con un gol di Berisha che riconquista caparbiamente un pallone a centrocampo, poi triangolazione con Morente e spaccata vincente in area, in piena solitudine. I viola sembrano inebetiti, privi di energia e convinzione, poi una conclusione di Kean viene parata da Falcone a cavallo della linea, c'è un rigore concesso e poi revocato da Rapuano per un contrasto di Pierotti su Ranieri che all'on field-review appare all'arbitro non punibile.

 Il Lecce di Di Francesco vola a +4 dal terzultimo posto, Pioli sembra arrivato al capolinea. Non riesce al Torino lo scatto vincente verso la zona europea. Il Pisa va in vantaggio meritatamente di due gol dopo un tiro di Adams deviato sulla traversa. E' la grande giornata di Stefano Moreo, 32/anni, che segna i suoi primi gol in serie A, prima su azione e poi su rigore. La reazione del Toro, che resta presto senza Baroni, espulso, e' pero' vibrante e le sue due punte Simeone e Adams riequilibrano l'incontro nel primo tempo. Si aspetta un'accelerata dei granata, ma i toscani reggono bene e conquistano un punto prezioso in chiave salvezza.

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