In Italia 5 fonderie quantistiche, aiuto per ricerca e imprese

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Sono nate le cinque fonderie quantistiche italiane: sono centri di ricerca e trasferimento tecnologico al servizio della ricerca e delle aziende italiane, ognuno di essi specializzato in un settore tecnologico e sono distribuiti a Napoli, Trento, Milano, Pisa, Firenze e Roma. Lo ha detto Fabio Beltram, coordinatore nazionale del del National Quantum Science and Technology Institute (Nqsti), in occasione del congresso Nqsti in corso a Roma fino al 7 febbraio.

"In questi mesi - ha detto Beltram, spiegando all'ANSA le attività svolte da Nqsti - abbiamo usato i fondi assegnati dal Pnrr per rendere più forte l'ecosistema quantistico italiano che partiva già da ottime basi". Circa 40 milioni sono stati usati per ammodernare le strutture di 32 centri di ricerca, ad esempio aggiornare i sistemi di raffreddamento dei criostati passati dall'essere basati sull'uso dell'elio, elemento sempre più costoso e difficile da reperire sul mercato, passando a sistemi di raffreddamento puramente elettrici.

"Abbiamo inoltre assunto 104 nuovi ricercatori e definito la nascita di 5 Quantum Centers, una sorta di fucine capaci di realizzare prodotti e servizi per la comunità italiana, sia quella della ricerca che quella industriale".

Cinque hub dedicati a specifici settori: Napoli dedicato alle tecnologie superconduttive, con Università di Napoli e Cnr-Spin, Firenze sugli atomi freddi, con Università di Firenze e Crn-Ino, Trento e Milano sui fotoni, con Fondazione Bruno Kessler, Università di Milano Bicocca e Cnr-Ino, Pisa nei semiconduttori, con Scuola Normale Superiore Cnr-Nano e Istituto Italiano di Tecnologia, e Roma dedicato invece al trasferimento industriale, con Università Sapienza, Leonardo e Thales Alenia Space Italia. Centri che costituiranno i pilastri di un ecosistema italiano delle tecnologie quantistiche che punta ora crescere grazie a nuove partecipazioni e anche attraverso a grandi progetti europei: "avremo una potenza di fuoco straordinaria", ha detto Beltram.

"Le tecnologie quantistiche saranno il vero salto tecnologico di questo secolo", ha concluso Beltam. "I computer quantistici - ha aggiunto - sono solo una parte di questa rivoluzione paragonabile al salto dal vapore all'elettricità. Dalle comunicazioni ai nuovi materiali, ile tecnologie quantistiche sono destinate a rivoluzionare molti settori, ad esempio la medicina con diagnosi di tumori che potranno essere fatte già quando il tumore è di appena 2 cellule e non come oggi, quando di fatto si manifesta".

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