
Mario Lucente
30 giugno - 09:39 - MILANO
Nessun azzurro ha mai vinto sull'erba di Londra, anche se alcuni ci sono andati molto vicino
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I migliori risultati degli italiani
a Wimbledon
Se Wimbledon, come sosteneva Gianni Clerici, è il Vaticano del tennis, allora si può dire che a Londra non è ancora stato eletto nessun Papa italiano. Il torneo inglese, grazie a Jannik Sinner, è ormai l'unico dei quattro Slam che ancora manca all'Italia. Per molti anni i giocatori azzurri hanno faticato sul manto erboso. Nel nostro Paese la maggior parte dei campi sono in terra rossa e, fino a quando si usavano le racchette in legno col piatto piccolo, la differenza tra le varie superfici era più marcata. Infatti, nell’era Open (dal 1968) il primo successo tricolore sull’erba nel singolare maschile è arrivato soltanto nel 2011, con la vittoria di Andreas Seppi all’Atp 250 di Eastbourne. Da lì in poi sono stati conquistati altri sei tornei sul verde: tre Master 250 (uno da Sonego e due da Berrettini) e tre Master 500 (due da Berrettini e uno da Sinner). Certo, non bastano queste vittorie per dire che gli italiani da terraioli siano diventati erbivori. Però, non si può neanche più attribuire ai tennisti azzurri l’espressione “l’erba è buona solo per le vacche”. Nelle ultime edizioni l’Italia per poco non è riuscita a conquistare il prestigioso trofeo inglese. Ma quest’anno, con Sinner n.1 al mondo e Musetti n.7, le speranze sono maggiori. Intanto, ecco i migliori risultati degli italiani nel singolare maschile a Wimbledon dal 1968.
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