Il Milan rifà il centrocampo: avanti per Jashari, vicino anche Ricci. Le trattative

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Rivoluzione nel centrocampo rossonero: il talento del Bruges vuole Milano e Allegri lo preferisce a Xhaka.

Alessandra Gozzini

Giornalista

30 giugno - 08:33 - MILANO

Per ripartire, e ripartire a tutta velocità, il Milan ha bisogno di un motore nuovo. E se il centrocampo è il motore della squadra, il club provvederà a potenziarne la qualità e la resistenza. Luka Modric unisce i due aspetti: un talento da Pallone d’Oro che continua a girare anche a trentanove anni. Con il Real ha giocato 2923 minuti nell’ultima stagione e ancora non è finita: Luka è impegnato al Mondiale per club con il Madrid. Per intendersi: Ibra iniziò la sua seconda storia rossonera da giocatore alla stessa età e arrivava anche lui dagli Stati Uniti. Modric si sta giocando l’ennesimo trofeo di una carriera incredibile, Zlatan era stato mesi a Los Angeles e nella Mls. Competizione che certamente aveva richiesto uno sforzo mentale e fisico diverso rispetto alle fatiche di Modric tra Liga, Champions e ora Mondiale per club. Conclusi tutti gli impegni, Modric si sottoporrà alle visite mediche e arriverà a Milano dopo qualche giorno di riposo.

il mercato a centrocampo

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Del nuovo centrocampo rossonero sarà uno dei riferimenti: uscito Reijnders, il club ha cambiato strategia. Non più incursori che ricevuta palla si lanciano verso l’area avversaria. Ma giocatori che sappiano gestire il possesso, aumentare la qualità del palleggio, centrocampisti funzionali al dominio del gioco. Stessa ragione che ispira la trattativa per Samuele Ricci del Torino, ora vicino al Milan: 23 milioni più due di bonus sono la cifra intorno a cui rossoneri e granata potrebbero trovarsi d’accordo per poi definire l’affare. Un altro possibile faro della mediana, sedici anni più giovane del croato: un italiano, a proposito di nazionalità, in una squadra che il Milan vorrebbe più azzurra. È cresciuto nell’Empoli, con cui Ricci ha esordito tra i grandi (90 presenze e 3 gol) prima di passare al Toro, altre 113 presenze con quattro reti. Centrale o anche mezzala, perché la volontà rossonera è rafforzare l’intera linea.

jashari-milan, la strategia

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E sui giovani la società non fatica a investire: l’idea del talento che possa valorizzarsi con Allegri alimenta anche i dialoghi con il Bruges per Ardon Jashari, svizzero di 22 anni, tra i prediletti di Max. Miglior giocatore del campionato belga al primo tentativo: era arrivato l’estate scorsa dal Lucerna. Undici delle 52 presenze stagionali hanno segnato la stagione del debutto in Champions. Curiosità: quattro delle 11 totali sono state contro squadre italiane e Jashari è uscito vincitore nel doppio confronto playoff contro l’Atalanta. Ha fatto una buona impressione contro la Juventus e ha lasciato San Siro sconfitto 3-1 in Milan-Bruges, ma vittorioso a livello personale dopo una prova di qualità e sostanza. Il Milan vorrebbe ora portarlo nel proprio centrocampo, proponendo al Bruges un totale di 30 milioni. Prendere o lasciare, non ci saranno rilanci e l’inserimento del Borussia Dortmund al momento non spaventa. Anche perché Ardon vota Milan e ha un ingaggio sostenibile: il Milan confida anzi giochi già da rossonero durante la trattativa, per favorire le diplomazie tra i club e indebolire la resistenza belga.

allegri vota jashari

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Jashari ha caratteristiche che Allegri riconosce come uniche e utili al nuovo corso: molto più di Xhaka, cha ha un’indole da regista, sezione che il club ha già riempito con l’acquisto di Modric e la trattativa per Ricci. Max considera Jashari anche più talentuoso di Javi Guerra, spagnolo nazionale Under 21 del Valencia. Prima però di inserire un giovane in rampa di lancio, con necessità di avere i suoi spazi, il Milan dovrà liberare la zona. Reijnders lascia un grande vuoto, ma c’è ancora traffico. Nella corsia riservata alle uscite resta Yunus Musah: poteva andare al Napoli prima dello stop alla trattativa. Ora potrebbe scegliere la destinazione inglese: Wolverhampton e Nottingham Forest si sono interessate e sarebbero pronte a offrire gli stessi 25 milioni proposti da De Laurentiis. La Premier può valorizzarne le doti fisiche e dinamiche: il Milan non si opporrà. Yunus Fofana resta una certezza, anche se per il ruolo di mezzala troverà una nuova e decisa concorrenza. Ad Allegri potrebbe interessare lavorare su Bondo, aiutandolo a valorizzarne il potenziale. Resta Loftus-Cheek, considerato strategico nel nuovo schema. Max, così come Tare, ha confermato l’apprezzamento per l’ex Chelsea. Il limite è nel fisico: i muscoli di Loftus si sono dimostrati spesso troppo fragili di fronte all’intensità di impegni dell’ultima stagione, 28 partite senza gol lungo mesi condizionati dagli infortuni. Il calendario della prossima, senza coppe europee, sarà meno fitto e una delle scommesse rossonere potrebbe essere quella di rivitalizzare Ruben. Basta l’esempio della prima annata rossonera: 40 presenze e e 10 gol nel 2023-24. Anche Loftus-Cheek potrebbe così essere considerato un nuovo acquisto: per un centrocampo quasi completamente rinnovato.

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