Nell’episodio disponibile da oggi sulla piattaforma sostenabilia.it, Lucia Di Guglielmo e Cristiana Girelli si confrontano sul tema “Giocare in un mondo di maschi”
Pietro Scognamiglio
17 aprile 2025 (modifica alle 19:06) - MILANO
È on line su sostenabilia.it – il portale che contiene le iniziative di responsabilità sociale della Figc – la terza puntata di “Il futuro è donna”, la web serie che vede protagoniste le giocatrici della Nazionale chiamate a discutere sui temi dell’empowerment femminile. Nell’episodio disponibile da oggi sulla piattaforma, sono Lucia Di Guglielmo e Cristiana Girelli a confrontarsi sul tema “Giocare in un mondo di maschi”, analizzando lo spazio conquistato dalle donne nel mondo del calcio in generale, le criticità e le prospettive di crescita. L’attaccante della Juventus, tra l’altro, concilia l’attività sul campo con il ruolo di talent ai microfoni di Prime Video per le partite di Champions League: "Sono orgogliosa di dare la possibilità di far capire alle persone, qualora ce ne fosse bisogno, che una ragazza può avere le competenze per parlare di calcio – spiega –, da calciatrice non ho mai sentito di dover dimostrare di essere all'altezza, ma solo di dimostrare ciò che sono. E che siamo capaci di giocare a calcio anche noi".
altra protagonista
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Di Guglielmo, laterale della Roma e punto fermo anche del gruppo del c.t. Soncin, si è soffermata – tra i vari argomenti – anche sull’opportunità di giocare nei grandi stadi, come accadrà all’ultima giornata di campionato con Juventus-Inter all’Allianz Stadium e poi chiaramente all’Europeo in Svizzera. “È una responsabilità e non un peso – il suo pensiero –, quando mi è capitato di giocare all'Olimpico Roma-Barcellona di Champions la prima cosa che ha fatto la mia testa è stato paragonare tutto quello alle volte in cui io sono andata a vedere la squadra maschile, ed è stato bello non notare la differenza". Per poi fare un ulteriore passo avanti, sulla presenza femminile in altri ruoli essenziali: “Il fatto che le donne abbiano più spazio negli staff tecnici o anche, per esempio, come arbitri, è importante, ma sarà davvero importante quando l'inserimento avverrà per competenze e non per 'essere donna'. È bello parlare di 'quote rosa', ma sarà ancora più bello quando non ci sarà più bisogno di parlarne". Le prime due puntate della web serie, ricordiamo, si sono occupate del professionismo nel calcio femminile e di abusi e insulti rivolti alle atlete. Nelle successive tre si parlerà di body shaming, pari opportunità e in chiusura di sessualità e scelte affettive.