
INTERVISTA
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Il campione belga ha vinto sei volte la 24 Ore di Le Mans: "Da pilota tutte le mattine dicevo: nessuno mi può battere. Mai avuto paura ma sono vivo solo perché ho avuto fortuna. E a 80 anni sono guarito dal mio stesso ego"
Giulia Toninelli
21 giugno - 20:41 - MILANO
J acky Ickx da bambino sognava di fare il giardiniere. I motori invece erano la passione, e il lavoro, di papà Jacques. "Poi qualcosa è cambiato, ho capito che alla guida potevo essere bravo" e lì, nella ricerca dell’eccellenza, è nato per il belga l’amore per il motorsport. Un viaggio che ha attraversato la storia del motorismo, dagli anni Sessanta fino alla fine del Novecento, e ogni categoria possibile, dal trial alla Formula 1, dal rally all’endurance. Vincendo, perdendo, sopravvivendo a un tempo che a molti non ha dato la stessa occasione.