Da un lato l'ascesa della cinese DeepSeek, dall'altro i colossi americani, da OpenAI a Microsoft e Google. L'Europa vuole recuperare terreno nella corsa all'intelligenza artificiale con il lancio di OpenEuroLlm. Si tratta di un progetto che mira a rivendicare la sovranità digitale del continente nel campo dell'IA attraverso modelli linguistici etici, di nuova generazione e open-source. Come spiega il sito The Next Web, OpenEuroLlm è un'alleanza che riunisce oltre 20 tra i principali centri di ricerca, aziende e istituti di calcolo ad alte prestazioni europei. A
guidare l'iniziativa sono Jan Hajič, linguista computazionale dell'Università di Praga, e Peter Sarlin, co-fondatore di Silo AI, il più grande laboratorio privato di intelligenza artificiale in Europa, recentemente acquisito dal produttore di chip americano Amd. Tra i partner di spicco figurano Aleph Alpha, punta di diamante dell'IA tedesca, il finlandese Csc, che ospita uno dei supercomputer più potenti al mondo, e il francese Lights On, la prima azienda europea di intelligenza artificiale generativa quotata in borsa. "Che si tratti di un'azienda sanitaria che sviluppa assistenti specializzati per i medici o di una banca che crea servizi finanziari personalizzati, il filo conduttore deve essere un modello di intelligenza artificiale adatto al contesto, nella lingua di riferimento e sotto il controllo delle organizzazioni" ha spiegato Sarlin a The Next Web. Il progetto, che potrebbe diventare la più grande iniziativa di intelligenza artificiale mai finanziata dalla Commissione Europea, ha un budget di 52 milioni di euro.
OpenEuroLlm vuole creare un'infrastruttura digitale che consenta alle aziende europee di innovare e competere a livello globale."Ciò che rende unica questa iniziativa è che stiamo riunendo molte delle principali organizzazioni europee nel campo dell'intelligenza artificiale in un unico sforzo mirato, anziché avere molti piccoli progetti frammentati" le parole di Sarlin.
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